Table of Contents Table of Contents
Previous Page  426 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 426 / 762 Next Page
Page Background

402

PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

veniva nell’atto istesso del trasporto e della deposizione. Conviene ancora

tener conto del fatto che nelle parti basse tanto dei contrafforti come delle

vallette il

loess

vi è molto impuro e mescolato con materiali grossolani,

come pure ciò avviene nei lembi superiori o nelle estreme porzioni su­

periori dei lembi. Epperò si deve ammettere che in periodi di forte di­

scesa di acque accoglientisi rapidamente in correnti avveniva trasporto

di materiale fino inquinato e commisto con materiali grossolani ; e così

si saranno dapprima ricolme le vallette collinesche fino a ragguardevole

altezza. In sèguito le acque di semplice scorrimento hanno per una du­

rata assai lunga trasportato materiali finissimi coi quali hanno rivestito

i fianchi collineschi, culmini di contrafforti, ed alluvioni già abban­

donate prima a riempimento delle valli; questi rivestimenti sottili si

sono sovraossidati perdendo la loro tinta grigia primitiva, che in parte

già avevano perduto provenendo da materiali di disaggregazione delle

marne. Che il

loess

non sia di trasporto torrentizio lo prova il fatto che

dal catalogo dei fossili raccolti non risulta per essi vero carattere flu­

viale, lacustre, tranne qualche eccezione per siti ove eventualmente e

per ¡speciali condizioni le acque potevano raccogliersi in ristagni. Nella

parte superiore di alcuni lembi si trovano i

loess

impuri separati da

letti di materiali grossi inclinati secondo il pendìo della collina ; questi

sono dovuti ad eventuali discese più rapide e forti di acque trascinanti

ciottoli e rottami, che avrebbero ricoperto porzioni di

loess

prima for­

mate. Questi scorrimenti produttori del

loess

non furono continui ma a

tratti, nè sempre della istessa intensità; per cui avvenne che in periodi

di debolissimo scorrimento nemmeno il

loess

potè formarsi; ma appena

appena il calcare disciolto dalle marne pervenne in basso e deponendosi

sul

loess

preformato costituì croste calcaree ; ovvero ancor più forte essendo

lo scorrimento le parti argillose del

loess

furono trasportate più in

basso e rimasero sabbie, le quali poi si imbevettero di acque calcarifere

ed in entrambi i casi si formarono i tramezzi solidi del

murso

o sem­

plicemente calcarifero, o calcareo-sabbioso. Se la formazione del murso

ebbe luogo appena dopo una forte deposizione di loess, che ancor non

aveva avuto campo a sovraossidarsi, questo protetto da ulteriore azione

deH’ossigeno atmosferico ritenne la tinta grigia, come in qualche luogo

si verifica. L’interposizione dei letti di ciottolame e frantumi, di banchi

di murso in rapporto colla filtrabilità minore o maggiore dell’acqua a

traverso il loess, dà origine a formazione di veli acquei approvvigionatori

di pozzi e sorgive, come succede d’ altronde anche nei rapporti tra il

loess ed i terreni in posto

miocenici

di varia natura, assorbenti o meno.

Dal premesso emerge che più caratteristica ed in accumuli più potenti

troverassi tale formazione dove meno ripido è il pendìo; egli è perciò