

Po, dei rivi S. Fede e Trincavenna a Brusasco, del Rio della Valle ad
Est di Brusasco, del Rio (Joggietta sul confine provinciale. L ’importanza
di questi coni di deiezione
recenti
è in rapporto non tanto collo svi
luppo delle vallette da cui provengono, quanto colla natura più o meno
disaggregabile e capace di fornire ciottolame delle rocce che costitui
scono dette vailette.
Il
loess
è una marna sabbioso-giallastra, nella cui costituzione entrano
sabbia silicea generalmente finissima, argilla calcare, talora con carbo
nato magnesiaco, colorato il tutto da sesquiossido di ferro; il nome di
lehin
(forse da
loam
inglese) si dà ad alcune varietà di
loess
depauperato
dallo elemento calcareo, ma tale appellativo si può attribuire facilmente a
qualunque forma di accumulo o deposito fangoso ben diverso nel modo
suo di costituzione dal vero
loess,
che si formò per uno speciale mecca
nismo, in circostanze speciali, ed aggiungeremo in tempi geologici speciali;
per cui noi propenderemmo, insieme col De Lapparent, alla soppres
sione di questo sinonimo. Notisi che noi ora ci occupiamo più spe
cialmente del
loess
della collina torinese. La composizione minera
logica di questa formazione è suscettibile di varianti da luogo a luogo
nel senso delle proporzioni variabili dei tre principali elementi, «ibbia^.
calcare, argilla, essendo al tutto secondaria l’ importanza del carbo
nato magnesiaco, generalmente associato al calcare in un carbonato
calcico-magnesiaco. Il colore è pur anch’esso variabile da luogo a luogo,
dal grigio cenerognolo al giallo o giallo rossastro più o meno intenso,
variabilità di tinta in rapporto col quantitativo della sostanza colorante,
idrossido di ferro, e col grado di sovraossidazione ed idratazione che il
protossido di ferro originario ha subito per passare allo stato di sesqui
ossido idrato; vale a dire che il protossido inalterato darà la tinta grigia
che per ossidazione successiva ed idratazione conduce alla tinta gialla
e giallo-rossastra. Noi non staccheremo le sabbie marno-argillose, o marne
sabbio-argillose grige, di cui discorre il Sacco nel suo lavoro già citato,
dal
loess;
esse sono generalmente inferiori, più ricche in sabbia e, questa
più grossolana e di tinta grigia; il
loess
stesso in alcune speciali con
dizioni gode di tale tinta grigiastra; quelle sabbie non rappresentano
che delle varietà di
loess
in condizioni tali da non aver potuto subire
l’azione sovraossidante che condusse al mutamento di tinta.
La struttura del
loess
è ordinariamente finissima, terrosa, in masse di
tinta e grana omogenea, talora di più metri di potenza, senza accenno a
stratificazione; e quando questa si verificagli è per l’intromissione di zone
più sabbiose, grossolane, a grumi calcari, oppure di lastre tubercolose, no-
duiose, di sabbie cementate fortemente da calcare, o letti e striscie di
ciottoli, schegge di roccia. Di tutte- queste .intercalazioni ci sarà facile
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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