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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA
dissoluzione che le rendono preziosissime per la terapeutica; la
Geologia
è quella che può render conto e delle cause di mineralizzazione di dette
sorgenti e dell’andamento delle vie per le quali esse si fanno giorno a
traverso le rocce. Si comprende quindi come per la conservazione di tali
utilissime sorgenti convenga ricorrere alle nozioni geologiche.
Ma sono i così detti
lavori pubblici,
che esigono somme ingenti, quelli
pei quali la
Geologia economica
si presenta come garanzia contro inutile
spreco di denaro e di perfezione di solide costruzioni. Per la viabilità,
tanto ordinaria che ferroviaria è indispensabile conoscere la configura
zione del terreno, gli ostacoli che esso può presentare allo scavo, alla per
forazione, il valore delle pendenze e contropendenze, la possibilità di di
minuire le ditferenze di livello per piii economica e facile trazione, la
natura e la resistenza dei materiali rocciosi o di trasporto, la stabilità loro
naturale ed i limiti entro i quali possono essere intaccate le loro naturali
condizioni di equilibrio senza rischio di future rovine, la resistenza dei
materiali rocciosi alle azioni atmosferiche, sia in vista della loro futura
stabilità, sia in vista del loro impiego come materiali da costruzione,
l'andamento e l’influenza possibile di modificazioni nello andamento delle
vene acquee, la temperatura profonda attendibile nelle lunghe gallerie,
la solidità per le fondazioni che possano presentare o meno i diversi ter
reni, in ispecie quelli di riempimento di valli, e tanti e tanti altri par
ticolari che dalla sola
Geologia
si possono invocare.
E ad onor del vero dobbiamo notare come dagli ingegneri costruttori,
specialmente in Italia, sia durante la preparazione di progetti e trac
ciati, sia durante la esecuzione delle opere, ben poco conto si tenne fin
ora e si tiene tuttora delle nozioni geologiche nell’eseguimento di grandi
lavori, quali ferrovie, strade di comunicazione fra grandi regioni, canali,
serbatoi, ecc. ; è deplorevole questo poco apprezzamento, diremmo quasi
disprezzo, di ogni dato geologico che possa utilmente influenzare l’an
damento dei lavori, deplorevole in quanto che, se calcolo si facesse esatto,
ci troveremmo di fronte ad ingenti somme sciupate col risultato di co
struzioni e lavori ben lontani dal presentare garanzie di solidità e si
curezza.
E l’arte militare quanto non si avvantaggia da una perfetta conoscenza
del terreno nel suo rilievo, delle comunicazioni possibili, facili e rapide
per i movimenti di truppe, della esistenza di bacini e strette nelle valli
da percorrersi, delle risorse naturali locali in acque, boschi, colture, ma
teriali per costrurre fortificazioni e di tanti altri particolari della regione
in cui si svolgono le operazioni militari, particolari che si possono at
tingere non altrimenti che dalla
Geologia ?
Quanto poi sarebbe deside
rabile che nella descrizione delle
forme
di una regione la
Geografia,