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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA
costituirvisi dei veri ghiacciai ; ed infatti scarse sono le tracce glaciali
del
quaternario antico.
Oggidì ammassi nevosi si costituiscono nelle
parti più elevate della valle principale e dei valloni tributarii, che
vanno sciogliendosi completamente o quasi procedendo verso la bella
stagione, alimentando così il principal corso della valle a mezzo dei
torrenti tributarii. L ’alimentazione è sovrabbondante dal versante destro
della valle siccome quello che è inciso da più lunghi, ampii, profondi
e ramificati valloni, più imboschiti, meno ripidi, per cui li accumuli
detritici, atti a rattenere e smaltire più lentamente le acque, sono in
maggiore copia.
Il versante sinistro è formato da valloni ripidi, brevi, e di buon’ora
sgombri dalle nevi, scarsissimi di vegetazione arborea. L’abbondanza
delle sorgive, in ispecie sul versante destro, e le circostanze più sopra
menzionate tendono a rendere meno variante la portata del torrente
Pellice secondo le varie stagioni, rimanendo però che alla stagione
invernale risponde la portata minima, sia per la scarsa precipitazione
atmosferica, sia per la quasi nulla fusione di nevi, come la massima
risponderà alla tarda primavera, epoca in cui si addizionano le acque
di più abbondante precipitazione atmosferica e di abbondantissima fu
sione delle accolte nevose ; intendiamo qui dire delle portate minime e
massime ordinarie indipendenti da avvenimenti eccezionali. Alla tarda
estate ed al principio di autunno risponderà una portata ordinaria
minore di molto che in primavera e principio di estate, ma non
così bassa come in inverno stante il contingente di acque dovute agli
acquazzoni ed alla fusione delle ultime nevi. Nel tardo autunno un
leggero aumento, per le pioggie autunnali, precederà il minimo in
vernale, notando però che le nevi autunnali in genere rimarranno
ad aumento della riserva invernale. Le sorgenti daranno il loro mas
simo di efflusso in estate, giacché il loro approvvigionamento avviene
in primavera ed in principio di estate; diminuirà poi l’efflusso grada
tamente in estate fino allo inverno, stagione in cui il contributo sor
givo sarà minimo. Il Pellice si origina dai pendìi del M. Granerò a
mezzo di alcuni piccoli laghetti di poca importanza e mantiensi in corso
tranquillo fino al limite inferiore del bacino del Prà donde diroccia in
cascatelle e rapide fino al bacino di Villanova, ricevendo piccolo contri
buto dai rii d’Urina, Brunet e Blancetti da sinistra. A Bobbio, ove
la valle si allarga ed appaiono i primi importanti depositi alluvionali,
il Pellice si aumenta delle abbondanti acque dei valloni Cruello e Su-
biasco a sinistra, ma più della valle dei Carbonieri da destra.
La portata del Pellice viene però ad essere allo esterno diminuita
del quantitativo circolante nelle alluvioni, le quali bevono in gran