

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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parte le acque di discesa dai valloni e dai pendìi laterali in ispecie
da sinistra, ove queste alluvioni si fondono gradatamente con rivesti
menti detritici di varia natura ammantanti le falde rocciose.
Da Bobbio a Torre Pollice la valle si allarga sempre più ed alle
acque del Pellice si aggiungono le acque della importante comba di
Liussa da destra, del vallone Rouspart ed altri minori da sinistra.
Più abbondanti si fanno i depositi alluvionali ed alcune derivazioni
si operano dal Pellice a scopo irrigatorio ed industriale. A Torre Pel
lice ed a Luserna le rocce dei versanti si allontanano, si apre l ’im
buto di sbocco e due poderosi torrenti portano il loro contingente al
Pellice, cioè quello di Angrogna da sinistra e quello di Luserna da
destra.
Il Pellice respinto dalle sue proprie alluvioni, ma più dalle masse
diluviali antiche
che ricoprono le rocce basse da Torre Pellice a Bri-
cherasio, si stringe in alveo assai profondo, incassato a destra lambendo
le basse rocce anche ricoperte di
antico diluvium
di Lusernetta e di
Bibiana. Come già vedemmo da Bibiana scende al Po in direzione Sud Est
il cono di deiezione,
diluvium recente
, del Pellice, e prima della sua costitu
zione e che il Pellice affermasse il suo corso vagabondo questo fiume-tor
rente doveva scendere indipendente dal Chisone verso Est Sud Est e rag
giungere il Po presso a poco in corrispondenza dell’attuale influenza del
torrente Cantogno. Ora invece respinto a Nord dalle potenti masse del suo
cono diluviale scende in alveo assai incassato sul lembo settentrionale
del cono stesso, riceve il torrente Chiamogna, poi il fiume-torrente Chi
sone, e scende sinuoso fra due terrazze
diluviali
al Po di fronte a Faule.
11 totale percorso del Pellice a seconda di un profilo preparato dal
geometra Bruno sarebbe dalle origini allo sbocco nel Po di chilometri 68,
con un dislivello di m. 2396, una media pendenza complessiva di
m. 35.24 per mille. Questo percorso però è ripartibile in varii tronchi
a pendenza molto varia; un primo tronco di 7 chilometri dalle origini
a Villanova avrebbe una pendenza di circa m. 195 per chilometro; un se
condo tronco di 5 chilometri fino a Bobbio presenterebbe la pendenza
di 110 metri per chilometro; un terzo tronco, fino a Torre Pellice, per
12 chilometri la cui pendenza si abbasserebbe a m. 6.25 per mille. Ivi
il Pellice perderebbe il carattere di torrente per acquistare quello di
fiume-torrente, dopo ricevute l’Angrogna e la Luserna; senonchè oltre
passata la soglia rocciosa della sua valle la pendenza dell’alveo in
diluvium
antico
e nel
diluvium recente
e nelle alluvioni aumenterebbe alquanto
e per 16 chilometri, cioè fino alla confluenza del Chisone, raggiunge
rebbe i metri 22.7 per mille. Nell’ultimo tronco di 28 chilometri fino
alla influenza nel Po si riduce a m. 1.52 per mille.