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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA

piano inclinato

diluviale

destro su cui stanno i paesi di Coazze e di

Giaveno colle numerosissime loro borgate. L’alimentazione alta del San-

gone avviene per fusione di nevi invernali e per efflusso di numerose

sorgenti che si trovano nei quattro valloni mentovati. Limpide ne sono

le acque per la cristallinità e resistenza delle

rocce verdi

in alto e del

gneiss centrale

in basso in cui scorrono le acque concorrenti al Sangone.

A Dirotto cominciano le derivazioni per scopo agricolo, ma più special­

mente ed in più vasta scala per uso dei grandiosi opificii di Giaveno.

Da Dirotto allo sbocco di valle a Trana il Sangone riceve alimentazione

ragguardevole dallo emungimento delle grandi masse

diluviali

di sinistra

acconcio a rattenere e cedere lentamente per sotterraneo deflusso le acque

scendenti dal versante di Roccia Corba e di Presa “Vecchia, come pure

superficialmente non indifferente contributo di acque riceve dai torrenti

che riuniti in un sol corpo formano l’Ollasio. Da destra l’importante

rio Taverno scendente dall’ampio vallone della Maddalena ricco di boschi

e rivestimenti detritici ed il piccolo rio di Provonda ed i minori di Dal-

masso e Pratovigero contribuiscono alla alimentazione del Sangone. La

ricchezza di acque delle masse

diluviali

formanti il piano inclinato su

cui stanno gli abitati di Coazze e di Giaveno dà alimento ai pozzi per

uso domestico; l ’irrigazione è servita da derivazioni del Sangone, dal-

l’Ollasio e dal torrente di Valgioje, l’Orbana, che nel Sangone immette

. presso la Paière. Le sorgive abbondano infatti tutto lungo le terrazze

f

guardanti al Sangone e da questo incise nella massa

diluviale.

Lo sbocco

a Trana si fa a traverso una incisione nelle rupi dioritiche e serpen-

tinose che dalle alture della Ciabergia si dirigono verso la massa di

Pietra Borea a Sud di Trana; il percorso nel bacino Coazze-Giaveno-

Trana è di chilometri 13 con un dislivello di m. 356, con una pendenza

di metri 27,38 per mille. Tra il Colombé, in corrispondenza di uno

sperone roccioso proveniente dalla Valgioje, e le rupi di Trana a sinistra

il Sangone non è separato dal bacino dei laghi che da una briglia

mo­

renica

soprastante al

diluvium

del Sangone ; così pure a monte del Co­

lombé, cascinale, la diga rocciosa è largamente aperta all’Est ed il

morenico

si appoggia in ammanto assai sottile al

diluvium

del Sangone

o del suo bacino; e per essa apertura scende il piccolo rio Orbana che

proviene dalla valletta di Valgioje.

Tutto induce a credere che prima della formazione delle masse

di­

luviali

e più dello espandimento

glaciale,

le acque della porzione Nord

Est del bacino del Sangone scendessero per naturai declivio al solco dei

laghi di Trana e di Avigliana, e per esso raggiungessero la valle della

Dora Riparia ; quindi il corso, se già affermato, dell’Orbana e dell’Ol-

lasio era all’Est. 11 Sangone poi trovando intercetta la via verso Trana