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Ma oltre che al rimedio per rimboschimento occorre pensare a con­

servare i boschi là ove esistono con leggi più energiche o fatte osservare

con maggior energia che pel passato, impedendo anche che le capre pa­

scolino nei siti di recente imboschiti, essendo quest’animale altamente

nocivo alle giovani conifere di cui mangia con avidità la gemma. Non

è che dai boschi non si debba trar profitto alcuno, ma il loro abbatti­

mento sia vietato colà dove esso riuscirebbe di incontestabile gravissimo

danno, e si regoli ovunque il taglio dei boschi in modo da rispettare le

giovani piante e non impedire il mantenimento naturale del bosco istesso.

Nel fondo delle valli le alluvioni ricolmano i bacini e gli spazi aperti

abbandonate dal corso d’acqua che ivi assume più tranquillo andamento ;

queste alluvioni sono altamente imbevute di acqua e rivestite di vegeta­

zione arborea ed erbacea, quindi utili riescono per praterie naturali ed

artificiali, per piantagioni di alberi e per certe coltivazioni. Conviene ta­

lora garantirle contro le piene traboccanti a mezzo di argini e di retti­

ficazioni nel corso dei torrenti stessi.

I

coni di deiezione dei torrenti laterali possono essere molto bene uti­

lizzati a colture svariate quando stabili essi siano, cioè non soggetti ad

irruzioni del torrente che li creò; la stabilità si raggiunge quando il tor­

rente si è scavato in esso un alveo assai profondo da non riuscire più per

l ’avvenire, qualunque sia l’esagerata sua portata, ad uscire da esso alveo;

quando le cose sono in queste favorevoli condizioni conviene sorvegliare

lo sbocco a monte del torrente ed impedire che esso si ostruisca; e quando

detto alveo profondo non esiste, scavarlo appositamente, con una curva

conveniente allo smaltimento completo delle acque in qualsiasi circo­

stanza, rinforzandolo con rivestimenti di grossi massi.

I ghiacciai hanno creato placche

moreniche

sulle terrazze scolpite sui

versanti, e sbarramenti

morenici

, le une e gli altri atti a coltura. Infine

anche i detriti non molto potenti in posto possono essere utilizzati per

coltivi, e ad impedire la loro esportazione per opera di acque scorrenti si

usa in alcuni siti sostenerli con muricciuoli o terrazze.

Gli ammassi detritici di qualunque origine essi siano presentano, come

le rocce in posto, uno strato superficiale più o meno profondo alterato chi­

micamente e fisicamente che costituisce il suolo coltivabile ; cosi le

mo­

rene

originariamente compatte sono sfacelate alla superficie ed in questa

cotenna superficiale di sgretolamento avviene la vegetazione ; i detriti

sono talora fortemente cementati ed occorre che gli agenti atmosferici

degradino ed elementi detritici cementati e cemento per modo che si

formi un suolo coltivabile sciolto e terrificato. Queste trasformazioni di

terrificazione tanto per le rocce che pei cumuli detritici esigono condizioni

di temperatura varianti, di acque infiltranti, di alterazioni chimiche e

DELLA PROVINCIA DI TORINO

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