

V ITA C IT T A D IN A
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borgo, nominò, per lo studio di uno statuto,
una Commissione che risultò composta del
conte Barbavara, del comm. Zanzi, ispettore
alle Scuole artigiane, e del signor Intaglietta,
vicesegretario regionale.
INTENDENZA DELLE SCUOLE ARTIGIA
NE. Allo scopo di ridare incremento artistico
e morale a queste Scuole secondo i fini e gli
intendimenti della grande ricostruzione fascista
e rivalutare, nell'insegnamento che in esse *i
impartisce, la più pura tradizione italiana, in
maniera che il gusto dell’esotico non trovi più
cattivi copisti ed ottusi interpreti, la Segreteria
di Piemonte della Federazione artigiana ha no
minato il comm. Emilio Zanzi intendente alle
Scuole artigiane.
CONFERENZE. — Su «•
II cara ttere e s s e n
ziale d e llo Stato fascista
» tenne una conferenza
il prof. Campogrande nell'aula magna dell’Isti
tuto Sommeiller. Premesso come in passato lo
Stato avesse, come unico fine essenziale, il di
ritto e quindi una concezione edonistica, il con
ferenziere sostenne con ampi argomenti che lo
Stato fascista costituisce un « ente essenzial
mente etico ». E la prova è fornita dalla analisi
di parecchie leggi fasciste, di contenuto mo
rale, oltre che da dichiarazioni ufficiali del Go
verno e delle sue direttive. Da tale concezione
dello Stato che persegue finalità etiche, il con
ferenziere ricavò un’acuta spiegazione di akre
concezioni fasciste, logiche conseguenze della
prima.
&>La ricorrenza anniversaria d ella p rom u lga
z ione d e llo Statuto Albertino
fu commemorata,
in seguito ad invito dell'istituto Superiore di
Magistero, dal prof. Mario Attilio Levi che mise
in rilievo il drammatico momento politico in cui
Re Carlo Alberto concesse la sua carta costi
tuzionale e ne illustrò i concetti fondamentali
in relazione agli avvenimenti politici posteriori.
® Su
Ugo F o sco lo , p o e ta e patriota
parlò il
senatore Mazzoni l
’8
marzo nd Salone della
•Camera di Commercio, in seguito ad invito ri
voltogli dal Sindacato fascista giornalisti subal
pini. L’oratore, premesso come la grande figura
del Foscolo nulla abbia da temere da una cri
tica che ne esamini tutti i lineamenti, anche
quelli che per molto tempo sono restati come
immersi mjll’ombra, mise in rilievo la duplice
personalità politica e poetica che nel grande
italiano si fuse in serena armonia, seppure qual
che atteggiamento non eccessivamente chiaro
abbia potuto far pensare il contrario. Passò
quindi a parlare dei « Sepolcri » il capolavoro
della poesia sepolcrale e conchiuse la dotta
esposizione con un acuto e geniale parallelo
fra il Foscolo e Silvio Pellico.
&>« Il m io v o lo quasi p o la re
» fu il titolo della
conferenza tenuta nel salone dell’Istituto indu
striale, per invito del Club Alpino, il 9 marzo
dal dott. Cesco Tomaselli, il giornalista italiano
che segui la spedizione polare del generale No
bile da Londra alla Kingsbay. Egli interessò
vivamente l'uditorio narrando episodi della pri
ma parte della traversata, descrivendo località
e costumi di quelle regioni alla soglia del Polo,
e facendo risaltare la metodica, costante e ge
niale preparazione della grande gesta.
®
In una conferenza dal titolo «
Italia e
Ungheria
» tenuta il 29 marzo nella sala del
Circolo Ufficiali a riposo ed in congedo, alla
presenza del Principe di Piemonte, c. ;1 Prefetto
e di altre autorità, l’avv. prof. Pier Natale
Goria, dopo un rapido esame geografico-poli-
tico deM'Ungheria odierna, percorse le ore e le
vicende comuni ai due popoli nei secoli illu
strando gli innumerevoli segni d'intima fusione
che affratellò nella storia l'Italia all'Ungheria,
diffondendosi allorché giunse a parlare delle
palpitanti ore moderne. Affrontando poscia la
questione ungherese del dopo guerra, l’oratore
scagionò l’Ungheria dalla responsabilità nella
guerra europea, dimostrò le pecche del trattato
di pace, che sancì la mutilazione di quel Regno,
e ne sostenne la necessità di un’intima fusione
economica e politica con l'Italia che adesso po
trà cedere parte dei suoi prodotti industriali c
riceverne degli agricoli; auspicò la soluzione
dello sbocco suU'Adriatico. indispensabile al
l'Ungheria e vitale per l'Italia, mediante la fu
sione della storica insegna dell'Ungheria ; « Ol
trepassare la Croa
i
amici di Venezia! »,
con quella di Venezia : « Dominar l'Adriatico,
farsi amica dei popoli danubiani! ».
Sulle «
Malattie n e r v o s e
» parlò il 27 mar
zo. nell’aula deHa Clinica psichiatrica del regio
Manicomio, il prof. dott. Prati, a conclusione
di un ciclo di lezioni impartite presso la sede
della « Pro Arte e Coltura ». L'oratore espose
l'evoluzione subita dai manicomi negli ultimi
due secoli, i criteri diversi di valutazione cui nel
tempo sono andate soggette le malattie mentali
ed i sistemi terapeutici in esse adottate. Quindi
trattò dell'organizzazione interna di un moder
no manicomio, dell'assistenza ai ricoverati e del
funzionamento delle colonie agricole e di
lavoro.
S PORT
MOTOC1QJSMO. 20 marzo - Prova di re
golarità organizzata dal Moto Qub di Torino
suHa collina torinese (circuito di 50 Km.):
1° Ruspa L. (Coppa del Moto Qub di
Torino)
2° Remo P.
CICLISMO. 26 marzo - 2* gara ciclistica per
dilettanti (Km. 60).
1° Facciani C. del V. C. Lancia, in ore 1,52.
2° Lessona F. dellU. S. Ver\aria.
CALCIO.
6
marzo - Gare eliminatorie per ’1
campionato • Girone A (terz’ultima giornata del
girone di ritorno) : Juventus batte Napoli
(8
a 0).
20 marzo - Gare eliminatorie per il campio
nato: Girone A (ultima giornata); Genoa e Ju
ventus fecero match nuMo
(0
a
0
).