Table of Contents Table of Contents
Previous Page  22 / 854 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 22 / 854 Next Page
Page Background

V ITA C IT T A D IN A

2 1

borgo, nominò, per lo studio di uno statuto,

una Commissione che risultò composta del

conte Barbavara, del comm. Zanzi, ispettore

alle Scuole artigiane, e del signor Intaglietta,

vicesegretario regionale.

INTENDENZA DELLE SCUOLE ARTIGIA­

NE. Allo scopo di ridare incremento artistico

e morale a queste Scuole secondo i fini e gli

intendimenti della grande ricostruzione fascista

e rivalutare, nell'insegnamento che in esse *i

impartisce, la più pura tradizione italiana, in

maniera che il gusto dell’esotico non trovi più

cattivi copisti ed ottusi interpreti, la Segreteria

di Piemonte della Federazione artigiana ha no­

minato il comm. Emilio Zanzi intendente alle

Scuole artigiane.

CONFERENZE. — Su «•

II cara ttere e s s e n ­

ziale d e llo Stato fascista

» tenne una conferenza

il prof. Campogrande nell'aula magna dell’Isti­

tuto Sommeiller. Premesso come in passato lo

Stato avesse, come unico fine essenziale, il di­

ritto e quindi una concezione edonistica, il con­

ferenziere sostenne con ampi argomenti che lo

Stato fascista costituisce un « ente essenzial­

mente etico ». E la prova è fornita dalla analisi

di parecchie leggi fasciste, di contenuto mo­

rale, oltre che da dichiarazioni ufficiali del Go­

verno e delle sue direttive. Da tale concezione

dello Stato che persegue finalità etiche, il con­

ferenziere ricavò un’acuta spiegazione di akre

concezioni fasciste, logiche conseguenze della

prima.

&>La ricorrenza anniversaria d ella p rom u lga ­

z ione d e llo Statuto Albertino

fu commemorata,

in seguito ad invito dell'istituto Superiore di

Magistero, dal prof. Mario Attilio Levi che mise

in rilievo il drammatico momento politico in cui

Re Carlo Alberto concesse la sua carta costi­

tuzionale e ne illustrò i concetti fondamentali

in relazione agli avvenimenti politici posteriori.

® Su

Ugo F o sco lo , p o e ta e patriota

parlò il

senatore Mazzoni l

’8

marzo nd Salone della

•Camera di Commercio, in seguito ad invito ri­

voltogli dal Sindacato fascista giornalisti subal­

pini. L’oratore, premesso come la grande figura

del Foscolo nulla abbia da temere da una cri­

tica che ne esamini tutti i lineamenti, anche

quelli che per molto tempo sono restati come

immersi mjll’ombra, mise in rilievo la duplice

personalità politica e poetica che nel grande

italiano si fuse in serena armonia, seppure qual­

che atteggiamento non eccessivamente chiaro

abbia potuto far pensare il contrario. Passò

quindi a parlare dei « Sepolcri » il capolavoro

della poesia sepolcrale e conchiuse la dotta

esposizione con un acuto e geniale parallelo

fra il Foscolo e Silvio Pellico.

&>« Il m io v o lo quasi p o la re

» fu il titolo della

conferenza tenuta nel salone dell’Istituto indu­

striale, per invito del Club Alpino, il 9 marzo

dal dott. Cesco Tomaselli, il giornalista italiano

che segui la spedizione polare del generale No­

bile da Londra alla Kingsbay. Egli interessò

vivamente l'uditorio narrando episodi della pri­

ma parte della traversata, descrivendo località

e costumi di quelle regioni alla soglia del Polo,

e facendo risaltare la metodica, costante e ge­

niale preparazione della grande gesta.

®

In una conferenza dal titolo «

Italia e

Ungheria

» tenuta il 29 marzo nella sala del

Circolo Ufficiali a riposo ed in congedo, alla

presenza del Principe di Piemonte, c. ;1 Prefetto

e di altre autorità, l’avv. prof. Pier Natale

Goria, dopo un rapido esame geografico-poli-

tico deM'Ungheria odierna, percorse le ore e le

vicende comuni ai due popoli nei secoli illu­

strando gli innumerevoli segni d'intima fusione

che affratellò nella storia l'Italia all'Ungheria,

diffondendosi allorché giunse a parlare delle

palpitanti ore moderne. Affrontando poscia la

questione ungherese del dopo guerra, l’oratore

scagionò l’Ungheria dalla responsabilità nella

guerra europea, dimostrò le pecche del trattato

di pace, che sancì la mutilazione di quel Regno,

e ne sostenne la necessità di un’intima fusione

economica e politica con l'Italia che adesso po­

trà cedere parte dei suoi prodotti industriali c

riceverne degli agricoli; auspicò la soluzione

dello sbocco suU'Adriatico. indispensabile al­

l'Ungheria e vitale per l'Italia, mediante la fu­

sione della storica insegna dell'Ungheria ; « Ol­

trepassare la Croa

i

amici di Venezia! »,

con quella di Venezia : « Dominar l'Adriatico,

farsi amica dei popoli danubiani! ».

Sulle «

Malattie n e r v o s e

» parlò il 27 mar­

zo. nell’aula deHa Clinica psichiatrica del regio

Manicomio, il prof. dott. Prati, a conclusione

di un ciclo di lezioni impartite presso la sede

della « Pro Arte e Coltura ». L'oratore espose

l'evoluzione subita dai manicomi negli ultimi

due secoli, i criteri diversi di valutazione cui nel

tempo sono andate soggette le malattie mentali

ed i sistemi terapeutici in esse adottate. Quindi

trattò dell'organizzazione interna di un moder­

no manicomio, dell'assistenza ai ricoverati e del

funzionamento delle colonie agricole e di

lavoro.

S PORT

MOTOC1QJSMO. 20 marzo - Prova di re­

golarità organizzata dal Moto Qub di Torino

suHa collina torinese (circuito di 50 Km.):

1° Ruspa L. (Coppa del Moto Qub di

Torino)

2° Remo P.

CICLISMO. 26 marzo - 2* gara ciclistica per

dilettanti (Km. 60).

1° Facciani C. del V. C. Lancia, in ore 1,52.

2° Lessona F. dellU. S. Ver\aria.

CALCIO.

6

marzo - Gare eliminatorie per ’1

campionato • Girone A (terz’ultima giornata del

girone di ritorno) : Juventus batte Napoli

(8

a 0).

20 marzo - Gare eliminatorie per il campio­

nato: Girone A (ultima giornata); Genoa e Ju­

ventus fecero match nuMo

(0

a

0

).