

I NfSTAURI DFI DUOMO DI TORINO
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e Betta. Il comm. Bertea presentò ed illustrò ai
convenuti i rilievi architettonici eseguiti dai signori
ingg. Mesturino e Barbera.
In un’altra adunanza delleCommissioni tecnica
e finanziaria •- tenuta in Municipio li 14 di
cembre dello scorso anno —presieduta pure dal-
l’Arcivescovo e dal Commissario prefettizio, si
deliberò di costituire un Comitato di Signore per
la raccolta di offerte in città, di pubblicare un
scorso anno, le opere preliminari d'impianto del
cantiere, si iniziò senz'altro la costruzione delle
impalcature e dei ponti di servizio, quali ap
paiono dalle fotografie qui riportate, all'esterno
lungo i fianchi e attorno alla cupola, ed all'in
terno nella navata centrale e nella parte alta
della cupola stessa.
Uno dei primi lavori eseguiti fu lo smontaggio
dell'antico cupolino terminale, pericolante per
IM P A L C A T U R A D E L L ’ E S T E R N O
Bollettino per illustrare i lavori di restauro e le
glorie artistiche del nostro Duomo e di promuo
vere, nelle diverse parrocchie, conferenze di storia
e di arte religiosa per incoraggiare tutti i fedeli
dell'Archidiocesi a portare il loro contributo alla
gravissima spesa dei restauri.
Dopo questo lavoro preparatorio si diede
inizio, con l’agosto del 1926, ai lavori di re
stauro del Duomo. Già dal mese di marzo la
Commissione tecnica aveva eseguiti sopraluoghi
per uno studio dell’edificio, sia nell’insieme, che
nei dettagli costruttivi ed architettonici, compi
lando una dettagliata relazione delle opere da
eseguirsi ; relazione che fu pubblicata nel primo
numerodel Bollettino
II Duomo di Torino,
edito
a cura del Comitato per i restauri.
Iniziate, come si è detto, nell’agosto dello
gravi lesioni, e la sua ricostruzione, eseguita ri
producendolo fedelmente per dimensioni e per
disegno. Benché, data l’altezza alla quale èposto
(circa 43 metri dal suolo), esso appaia all’osser
vatore di piccole dimensioni, essomisura in realtà
metri 4,05 dalla base delle colonnine alla punta
della cuspide, e m. 7,10 fino all’estremità della
croce in ferro che porta la palla in rame dorato
e la graziosa banderuola, pure in rame, con
l’arma dei Della Rovere.
Fu eseguita poi la demolizione dei tetti in
tegole curve e la loro ricostruzione e ricopertura
con lastre di pietra, mentre,tutta la copertura in
piombo della cupola era sottoposta ad un ripas-
samento generale.
A ll’ interno, ultimate le impalcature, fu ese
guito, secondo il programma prefissato, lo scio-