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I RFSTAI'RI DFI DUOMO DI TORINO

stamento dell’intonaco della volta e delle pa­

reti della nave mediana, ed eseguito il lavaggio

delle colonne interne dal barbaro, e purtroppo

assai tenace, strato di biacca sovrappostovi.

Apparve così in tutta la suabellezza il marmo

che le costituiva, vario di colore e di sfumature,

ma con un’intonazione

generale luminosa edo­

rata.

Staccate le ringhiere

in ferro ed i lastroni in

pietra che formavano

davanti ad ogni finestra

un balconcino, venne­

ro alla luce le antiche

strombature, ripristina­

te le quali le finestre

apparvero snellite ed

interamente aperte.

Fra le murature an­

cora greggie, e tra l’in­

gombrodei legnami, già

sipuò indovinare epre­

gustare ciò che sarà

l'interno del Duomo

restaurato, in tutta la

sua sobria e chiara ele­

ganza: dettagli che pri­

ma scomparivano nel

grigiore generale appa­

iono ora freschi come

dovettero esserlo nei

primi tempi, leggieri e

saldi, vivi di luci e di

ombre e tuttavia riposanti nella loro armonia.

Leggiera ed ariosa e piena di luce appare

ora la cupola, già terminata fino all’imposta del

tamburo sui quattro arconi che la sorreggono:

snelle ed eleganti le finestre, alle quali vengono

applicate le nuove vetrate, che riproducono le

antiche, legate in piombo, a losanghe.

A ll’esterno un lungo e delicato lavoro è stato

eseguito per restaurare le parti marmoree dei

cornicioni, là dove il tempo e l’inclemenza delle

stagioni le avevano sgretolate e sfaldate. Ogni

cura fu posta nella loro restituzione, enella scelta

del materiale, per estrarre il quale furono ri­

cercate e riattivate le cave di Foresto in Val

di Susa, che già lo avevano fornito per la co­

struzione.

Furono praticati assaggi nelle varie parti, per

riconoscere le sovrapposizioni e le modifiche,

effettuatenei tempi suc­

cessivi alla costruzione,

coll’intento di restituire

il sacro edificio al suo

stato iniziale, ed elimi­

nare ogni deturpazione

sopravvenuta ; furono

così riposte in luce le

due finestre all’esterno

del transetto, verso

mezzogiorno, e richiuso

il finestrone centrale

apertovi in passato, e

ricostruita tutta la parte

del cornicione inferiore

che per tale fatto era

venuta a mancare.

Così pure tutto il

basso e brutto fabbri­

cato che era stato ad­

dossato al fianco me­

ridionale, e serviva di

sedeper l’Archivio Ca­

pitolare, per i paramen­

tali e gli apparati, ven­

ne demolito, liberando

interamente la parete

esterna del Duomo, che

mostra ora anche da questo lato le lesene e le

cornici marmoree delle finestre inferiori-

La ricostruzione dei tetti laterali (che erano

stati sottoposti a nuova ricopertura con tegole

curve, coll’unico risultato di coprire e otturare

la parte bassa delle finestre laterali superiori)

ha permesso di rendere totalmente libere tali

aperture, sia dall*interno che dall esterno, con

un miglioramenno estetico notevolissimo.

Opere contemporaneamente eseguite furono

la sistemazione del guardarobiere, nel nuovo lo­

cale concesso dalla munificenza di Sua Maestà,

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