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CROCIATA CONTRO l.A TUBERCOLOSI

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S. A . R. il Prìncipe di Piemonte visita la Colonia.

colla» collaborazione de’ suoi colleghi deH’ufficioj*vidamente nella lotta contro il triste morbo, di

d'igiene e particolarmente del prof. Bormans

segretario della Crociata, iniziò una serie di con­

ferenze illustrate nei diversi rioni della città e

successivamente in Chivasso, Cuneo, Susa, Ivrea,

Aosta, Savona, Acqui, Alessandia, Alba,

Mondovì, Racconigi, Torre Pellice, ecc. dif­

fondendo largamente un opuscolo di cui ven­

nero già stampate 200 mila copie, e offrendo

medaglie per premiare gli alunni delle relative

scuole che in classe svolgano il tema.

4 LUGLIO 1913. Quale prima manife­

stazione ufficiale di riconoscimento della Cro­

ciata è la solenne adunanza tenutasi in Mu-

cooperare colla Cassa di Risparmio e coll’ Isti­

tuto delle Opere Pie S. Paolo per aumentare

la capacità clinica del sanatorio S. Luigi e di

aiutare la Crociata per istituire una «colonia pro­

filattica » onde allontanare dal pericolo domestico

i figli conviventi con tubercolotici e contempo­

raneamente istruirli, educarli ed irrobustirli.

In quella memorabile seduta venne lanciata,

ed afferrata a volo, la proposta di istituire

quella che si chiamò la

Festa del Fiore

, avente

il duplice scopo di raccogliere l’obolo della

popolazione e di indune questa a tener sem­

pre presente il pensiero assillante della tuber­

colosi.

oggidì oltre 40 mila alunni che la frequenta­

rono ed è alla loro propaganda, fra le pareti

domestiche, che si deve se la popolazione non

è più indifferente verso questa malattia o per

falso pudore, non la nasconde più, cessando

così di propagarne i germi e quindi i danni.

Contemporaneamente alla scolastica, si curò la

propaganda fra persone delle diverse categorie

sociali e non solo in Torino, ma nelle città vi­

cine : così il 28 dicembre 1913 il prof. Abba,

nicipio il 4 luglio 1913, coll’ intervento di

S. A. I. R. la Principessa Laetitia e delle sue

Dame, delle Autorità civili, scolastiche e militari,

delle persone più in vista nel campo della bene­

ficenza, della stampa cittadina, ecc.

Il Sindaco del tempo Conte Teofilo Rossi di

Montelera, che aveva subito compresa l’iuipor-

tanza della lotta contro la tubercolosi, con un

elevato e chiaro discorso annunciò la ferma vo­

lontà del Comune di intervenire anche più fer-