

CROCIATA CONTRO LA TUBERCOLOSI
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rettrice signora Gaspara Reverdito che ne fu
l'anima per nove anni.
La modestia dell’esordio fu forse la sua for
tuna : il non aver atteso di possedere un istituto,
costrutto
rì'odis et formis
in ogni particolare,
permise alla colonia, coll'esiguità dei fondi
di cui disponeva la Crociata di cominciare a
vivere.
Quale fervore in quella circostanza da parte
di quanti moralmente e materialmente avevano
la responsabi
lità della riu
scita ! E quale
esempio scen
deva d a l l a
P r in c ip e s s a
P a trona , la
q u a le , ogn i
giorno, si re
cava alla Co
lonia ed ivi,
colle sue au
guste mani, ve-
stiva e sve
stiva i piccoli
coloni per tro
var il modo di
dotarli di un corredo adatto alle loro condi
zioni fisiche e, nello stesso tempo, decoroso ed
economico !
Intanto fu provvisto alle scuole interne che
il R * Provveditorato concesse funzionassero
senza dover far uscire gli alunni dalla Colonia :
per lo stesso motivo di isolamento si dispose pel
servizio religioso interno, auspice la generosità
dei Fratelli Salesiani ed, a poco a poco, non
solo fu provvisto a tutti i particolari della vita
collettiva, ma si riparò ai danni edilizi del pa
lazzo subiti in venti anni di abbandono, dopo
essere stato, per molto tempo, centro domeni
cale di attrazione verso le maggiori personalità
torinesi del periodo del Risorgimento ed aver
accolto, nelle sue sale settecentesche, S. M. il Re
Vittorio Emanuele II, i suoi Ministri Cavour,
Massimo d'Azeglio, deputati, senatori, amba
sciatori, ecc.
Ne seguì che la Colonia da 30 ragazzi salì
a 50, a 100, a circa 200 gradatamente, a
tutto facendo fronte la Crociata coll'obolo di
numerosi, noti ed ignoti, benefattori, istituti fi
nanziari con a capo il Municipio e, poco dopo,
il Governo, come risulta dai particolari riportati
nel bollettino « La Crociata » che questa co
minciò a pubblicare il 10 giugno 1914.
I
piccoli coloni vivono in istato di isolamento,
non di prigionia: ogni due mesi sono visitati
dai parenti sani
( conditio sine
qua non):
o-
gni sei mesi
possono tra
sco rrere una
giornata a casa
ritornando in
colonia dopo
essere passati
alla stazione di
d isinfez ione
m un ic ipa le :
partecipano al
le maggiorima
nifestazioni cit
tadine, a gare
ginniche e, nella primavera, i maggiori di
essi sono accompagnati in città, sotto la guida
entusiasta e competente del prof. Goytre, di
rettore della scuola Santorre di Santarosa, a
visitare stabilimenti industriali, musei, opere pub
bliche, palazzi storici, ecc. onde fissare nella
loro mente le bellezze materiali e morali della
città natia, e portarne il ricordo nella vita le
gato al beneficio ricevuto.
7
GIUGNO 1914. È 1. data di ricor
renza della Festa dello Statuto che venne
scelta per la celebrazione della prima
Festa
del Fiore,
organizzata dalle Dame del Co
mitato Femminile consistente nelle seguenti ma
nifestazioni :
1° Preparazione, più economica possi
bile, di un fiore artificiale simbolo di salute
e di robustezza (rosa selvatica);
I
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Pauatempi educativi di coloni.