

C R O C IA T A C O N T R O I A T C H F R C O IO S I
15 FEBBRAIO 1914. Altra importante dell’altruismo, della carità illuminata, della be-
manifestazione pubblica fu la grande riunione neficenza pura :
nel
Teatro Regio,
pure alla presenza dell’Au-
gusta Principessa, delle Autorità, di oltre tremila
persone e dei rappresentanti di altri istituti an
titubercolari d’ Italia.
Per la circostanza il Maestro Pachner mu-
14 MARZO 1914. Questa data ricorda
sicò l’ode Pariniana del vaiolo, che tanto bene I inizio più tangibile e fattivo della Crociata.
ell'è un'idra
fulgente di giustizia e di pietà,
io benedico chi per lei cadea,
io benedico chi per lei vivrà ».
I bimbi della 'Colonia Profilattica Principessa Maria L u tili» '.
si addice anche alla tubercolosi e il prof. Berta-
relli dell’ Università di Parma spiegò, colla com
petenza sua particolare, ai convenuti la neces
sità e la tecnica della nuova lotta contro la
tubercolosi, mentre il sindaco senatore Teofilo
Rossi di Montelera, con rinnovato fervore, inco
raggiò i lottatori a persistere, chiudendo il suo
dire con queste parole :
« Combattiamo tutti per questo scopo e per
questa idea: è una idea nobile e santa per cui
non dovranno parerci troppo gravi i sacrifici
e le lotte; è una idea generosa che rinchiude
tutte le più alte qualità umane, il sentimento
In quel giorno si aperse la
Colonia profilai-
tica,
cui poco dopo fu dato il nome della sua
Augusta Patrona la Principessa Laetitia : essa fu
allogata nel magnifico palazzo ex Nigra in aperta
campagna (regione Lucento - Strada Druent 175)
concessa in uso alla Crociata dal Municipio
(
Delib. Cons. Com. 7 Gennaio 1 9 1 4 )
per ospi
tare i figli dei tubercolotici nelle condizioni
sopra accennate.
L* ingresso fu assai modesto : 30 coloni,
metà maschi, metà femmine, fra 6 e 12 anni,
due insegnanti piene di entusiasmo, e personale
di servizio strettamente necessario e l’ottima di-