Table of Contents Table of Contents
Previous Page  459 / 854 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 459 / 854 Next Page
Page Background

2° Formazione di un gruppo di signorine

per offrire, nel giorno fissato, ai passanti per via

il fiore simbolico e riceverne l’obolo ;

3° Costituzione di sotto comitati, con de­

terminate sedi, da cui far sciamare le signorine

onde percorrere la propria circoscrizione.

A tutto fu, rapidamente e nei minimi parti­

colari, provvisto : fu anzi lanciata l’idea ad altri

Colonia elioprofilattica Camillo Poli.

Le tramvie municipali tratportano gii scolari alla Colonia.

comitati antitubercolari italiani che l’accolsero e,

il giorno dello Statuto del 1914, le città di

Torino, Genova, Bergamo, Milano, Pavia,

Parma, Savona, Treviso, ecc. celebrarono, per

la prima volta, la

Festa del Fiore

che, salvo

l’ interruzione durante la Guerra, per cedere

il passo ad altre più impellenti necessità pa­

triottiche, si celebrò ogni anno con proventi

che, per Torino, crebbero da L. 42.000 nel

1914, a 57.883 nel 1927 e che il 30 aprile

1925 fu resa «festa nazionale > per volere del

Ministro dell’interno On. Federzoni, il quale

ne comprese il duplice scopo, finanziario e pro­

pagandistico.

Oggi, e da parecchi anni, questa stessa festa

è organizzata dal Corpo insegnante municipale,

per cura di un gruppo di buone maestre co­

stituenti il corpo delle « Visitatrici del Preven­

torio antitubercolare », di cui sono anima e vita

le signore Ida Faggiani, Gemma Molino ed Erme­

linda Balbis-Garrone ; ogni anno la festa si rin­

nova colla collaborazione di scolari i quali, in

numero di oltre mille, preparano, lungo l'anno

scolastico, il fiore simbolico ed il giorno dello

Statuto, simpaticamente accolti dalla popola­

zione cittadina, ne chieggono l’obolo offrendo,

colla loro grazietta, il fiore benefico.

15

LUGLIO 1918. Ma, nonostante l’incre­

mento materiale e morale della Crociata e della

sua opera, non tardò a manifestarsi una insuf­

ficienza nella lotta contro la tubercolosi.

A Torino vennero, negli anni, creandosi e

moltiplicandosi numerose colonie aventi per base

l’irrobustimento infantile ; ma questo concetto, per

molto tempo, fu generico e non se ne volle

comprendere lo scopo specifico, temendosi, per

pregiudizi che fortunatamente vanno scomparendo,

di danneggiare la buona riputazione (se così ci si

può esprimere) delle singole colonie coll intro­

durvi figli di tisici, per quanto figli sani.

Onde neutralizzare i danni che questi ultimi ne

riportavano, la Crociata ideò una colonia estiva

(15 luglio - 15 settembre) per scolari fra 7 e

14 anni d’ambo i sessi, gracili, linfatici, ed es­

senzialmente appartenenti a famiglie di tuberco­

lotici, fossero questi conviventi o non, vivi o morti.

Così si formò la

Colonia elioprofilattica Ca ­

millo P o li

dedicata al nome del compianto aro-

nese, che. nella città di Genova, organizzò una

lotta contro la tubercolosi gigantesca e magistrale.

I

coloni furono da prima 250 e nel 1927

ascesero a circa 450 : essi vengono ogni mat­

tina, colle tranvie municipali, raccolti da diversi

punti prefìssati della città e trasportati alla Co­

lonia Principessa Laetitia nel cui parco, entro

quattro magnifici padiglioni, donati dal Ministero

dell’interno (Direzione gen. della sanità pub­

blica), si spogliano per vestire l’abito succinto

come se fossero sulla spiaggia del mare e passare

la giornata nei prati, sotto i diretti raggi del sole

onde riceverne i benefici che non tardano a

manifestarsi sotto forma di imbrunimento della

pelle, di aumento dell’appetito, della forza, del

peso, della statura, costituendo in essi uno stabile

irrobustimento che, ove occorra, viene ripetuto

per alcuni anni di seguito.

Alla sera di ogni giorno ritorno in città colle

tranvie e ripresa il giorno successivo, durante

due mesi.

Oggi (1927) il numero totale dei ragazzi

CROCIATA CONTRO l.A T tTBFRCO! OSI