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CROCIATA CONTRO I A TUBFRCO I OSI

efficace di S. A. 1. R. la Principessa Laetitia

colla sua improvvisa morte in Moncalieri.

La Crociata, co’suoi Comitati Generale e Fem­

minile, co’ suoi protettori e protetti partecipò al

cordoglio generale per la scomparsa di tanta Dama,

alle (unzioni religiose che ne accompagnarono

la salma all’estremo riposo, promosse un solenne

funerale a cui intervennero tutti i Principi della

Casa Reale presenti in Torino, ne illustrò i me­

riti verso la Crociata in una pubblica, solenne

commemorazione a cui presenziò S. A. R. il

Duca d’Aosta, ed, affinchè il suo nome fosse

eternato e benedetto, anche più dalle generazioni

venture, creò una nuova «Colonia Principessa

Laetitia * per inviare al mare ogni anno un nu­

mero crescente di bambini figli di tubercolotici.

La Crociata, pur in momenti economici dif­

ficili, aperse una pubblica sottoscrizione che

le conferì la somma di L. 130 .113, di cui

20.000 offerte dal Municipio, e 20.000 dal

« Consorzio antitubercolare provinciale », per

cui, già nell’estate 1927, ospiti della magnifica

« Colonia marina Vittorio Emanuele ed Elena

in Loano, di proprietà del Municipio di Torino,

potè inviare alle cure eliotalassiche 20 scolari

tra maschi e (emmine.

Coll’istituzione di quest’ultima colonia la Cro­

ciata mise così in efficienza cinque colonie di cui

tre profilattiche permanenti, la Colonia Principessa

Laetitia, la Colonia D. Ottolenghi, il Nido

di bambini Anna Abegg e due colonie tem­

poranee estive, una campestre, la Colonia C. Poli

e una marina, la Colonia Principessa Laetitia.

Come potè ciò fare la Crociata che solo da

quindici anni funziona ed ha un capitale patri­

moniale assai sparuto ? Questo ascende a poco

più di 350000 lire e non è certo coll’interesse di

esso che si possano assistere migliaia di ragazzi-

La Crociata deve la sua prosperità all’essere

stata bene compresa e simpaticamente accolta dal

Municipio, dal Governo,dagli Enti finanziari lo­

cali, da comitati di be­

neficenza, da un’infinità di

filantropi di tutte le ca­

tegorie sociali.

Il Municipio di Torino,

oltreché fornire le due ville

di Lucento e di Mon-

greno, abbondante quan­

tità di mobilio prelevato

dai suoi magazzini, l'uso

dei mezzi di trasporto,

della lavanderia, il gra­

tuito rifornimento di me­

dicinali, di ricostituenti,

di concorsi finanziari stra­

ordinari, ecc. dal 1918

(Sindaco Frola) versa ogni anno alla Cro­

ciata L. 200 mila per concorrere al funzio­

namento delle due colonie Principessa Laetitia

e D. Ottolenghi ; dal 19 2 1 (Sindaco Cattaneo)

versa L. 45.000 per la Colonia C. Poli e dal

14 gennaio 1927 (Podestà Amm. di Sambuy)

versa L. 20.000 pel Nido di bambini A. Abegg.

Il Ministero dell’ Interno (Direzione gen. della

Sanità pubblica), da molti anni, largisce somme

crescenti col crescere di nuove colonie, somme

che raggiunsero le L. 75.000 annue nel 1926.

La Cassa di Risparmio, l’ Istituto delle Opere

Pie S. Paolo, l’Amministrazione della Provincia,

il Consorzio antitubercolare provinciale, il Mini­

stero della P. I., la Festa del Fiore, gli Amici

della Crociata » che, in numero di circa 500

versano L. 10 annue, e numerosi benefattori,

abituali ed occasionali, concorrono con un com­

plesso di oblazioni tali che la Crociata conta

Scolari io marcia verto la Colonia Poli