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CROCIATA CONTRO IA T IBFRCO t.O SI

rale e Femminile, poveri entrambi non meno delle

famiglie dei loro protetti, nessuno avrebbe avuto

diritto di immaginare a quale elevatezza l'in izia ­

tiva della Società Piemontese d 'igiene avi ebbre

potuto giungere.

Il Municipio di Torino, sempre all'avanguardia

nel vasto campo della filantropia, ci aveva bensi

consegnato questo splendido palazzo, ci aveva

bensi promesso (promessa che mantenne larga­

mente) aiuto finanziario : il (Inverno, a sua volta,

venne qui ad incoraggiarci nella persona del

Direttore Generale della Sanità Pubblica Dott.

Ioni d'ambo i sessi dalla nascita ai 18 anni e

circa 400 coloni temporanei fr a 7 e 14 anni che

la Crociata riceve gracili, linfatici, esposti a

contrarre il più triste dei morbi, e li restituisce

risanati, ingagliarditi e capaci di superare il pe­

ricolo tubercolare che la vita sociale pur troppo

ogni giorno minaccia.

Ma oggi non siamo radunati qui per mettere

in evidenza tutto il lavoro compiuto dalla Crociata,

bensi soltanto per accennare alla

Colonia elio

profilattica Camillo Poli

a carattere estivo.

Essa fun z iona da nove anni, dalla metà, di

Esercizi ginnici di fanciulle.

Lutrario: altre promesse (mantenute] anch'esse)

avemmo, ma tutto questo sorridente avvenire non

ci autorizzava a prevedere il rapido svolgimento

delle opere che la Crociata potè mettere in azione.

La città

,

però, che conobbe e conosce i mira

coli della beneficenza legati ai nomi venerandi

di Giuseppe Cottolengo e di Giovanni Bosco, non

poteva non apprezzare g li scopi umanitari della

Crociata, non poteva non aiutarli e fa r li fiorire

come fioriscono.

Cosi f u che la prima “ Colonia profilattica

Principessa Laetitia" potè scindersi in due cedendo

i maschi alla “ Colonia profilattica Davide Ot­

tolenghi

cosi f u che, ospiti di questa stessa

colonia, si crearono la

Colonia elioprofilattica

Camillo Poli ”, successivamente il

Nido di Bam­

bini Anna Abegg ” e finalmente la “ Colonia

Marina Principessa Laetitia

”,

ciò che ci permette

di accogliere, in modo permanente, circa 250 co

luglio alla metà di settembre : i coloni apparten­

gono alla categoria dei fanciu lli che, per ragioni

individuali o domestiche, hanno bisogno di cam

biar aria, di godere i vantaggi della vita all'a­

perto, del sole, di eseguire esercizi ginnici a tti ad

irrobustirne le diversi parti del corpo, di alimen

tarsi non secondo le pretese del palato, ma se­

condo le esigenze della fisio log ia .

Sono ormai tremila i fanc iu lli che vennero

sottoposti a simile prova: di essi alcuni sono

già uomini f a t t i o buone mamme : altri non a t­

tendono che l'estate per ritornare in colonia: tu tti

recano con sè il dovere della propaganda tra le

mura domestiche, supremo scopo che si p re fig ­

gono l ’ Igiene e la Scuola, le quali alle colonie

profilattiche, elioterapiche, marine, alpine, cam­

pestri, flu v ia li dedicano la propria dottrina,

mentre la Patria mette a loro disposizione i

mezzi finan zia ri occorrenti, sotto fo rm a d i sus