

L ’ AUTOSTRADA T O R IN O -B IE l L A -M IL A N O
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Appena la commissione sarà completata, colla
nomina dei rappresentanti delle altre città, il
Comitato promotore dell’autostrada provvederà
al suo insediamento e coll’appoggio dei Fasci
locali si svilupperà l’azione necessaria per la
raccolta dei fondi preventivati.
Le origini dell'autostrada
Quando nel 1923 fu nota la concessione per
l’autostrada Milano-Laghi, il senatore conte
Frola, rilevò l’importanza che poteva avere una
autostrada fra Torino e Milano con lo scopo
ben distinto e maggiore della prima, destinata
cioè ad unire due grandi città e le corrispon
denti regioni, sedi di grandi industrie come
in nessuna altra parte d’Italia.
A tal fine si costituiva un Comitato e si
chiamavano a far parte di esso gli Enti pubblici
e le associazioni private che potevano avere
degli interessi con la nuova iniziativa.
Della costituzione del Comitato veniva infor
mato S. E. l’on. Mussolini ed il Ministro dei
Lavori Pubblici, i quali non solo plaudivano
all’iniziativa ma assicuravano il benevolo inte
ressamento del Governo per la riuscita dell*im
presa.
Il
Comitato fin dalla sua prima riunione ri
conosceva l’utilità e la necessità di un’opera
cosi importante destinata ad unire la capitale
del Piemoate e quella lombarda, ora collegate
con una unica ferrovia, di intenso traffico, e
provvedeva in seguito ad accertamenti statistici
onde conoscere se il traffico automobilistico svol
getesi nelle zone servite dall*autovia poteva
dar vita alla medesima.
Essendo i risultati stati superiori alle previ
sioni il Comitato, a mezzo di una Commissione
tecnica, composta di rappresentanti delle Am
ministrazioni pubbliche interessate, provvedeva
allo studio di un tracciato di massima il quale
doveva essere il più breve possibile, compati
bilmente con la direzione del traffico.
Stabilito in linea generale il tracciato deU’au-
tovia il Comitato affidava agH ingegneri Giay
e Quaglia lo studio completo del progetto del
l’opera. Successivamente avendo le Associazioni
Industriali biellesi proposto un progetto di dira
mazione dell’autostrada verso Biella si provve
deva anche in tale senso.
Il
progetto veniva approvato con plauso dal
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in se
duta del 27 aprile 1925, ed il Ministro lo re
stituiva al Comitato assicurando che avrebbe
fatto a questa nuova autostrada il trattamento
fatto alle altre autovie.
In seguito a tali lusinghiere promesse il Co
mitato approvava la costituzione di ima Società
anonima per la costruzione ed esercizio dell’opera
e dava mandato alla Presidenza di provvedere
per tutti gli atti relativi.
Caratteristiche del prò
-
L’autostrada, che è una nuova e moderna via
di comunicazione riservata esclusivamente al
transito degli autoveicoli, si snoderà su sede
propria, sopraelevata di m. 0,75 dal piano
della campagna, e la sua lunghezza da Torino
a Milano sarà di km. 120 circa e la dirama
zione Santhià-Biella di km. 22.500. La lar
ghezza sarà di m. 11 comprese le banchine
laterali. L’autovia toccherà nel suo percorso no
tevoli centri industriali ed agricoli, quali : Chi
vasso, Santhià, Vercelli e Novara, ed avrà
inoltre l’allacciamento colle esistenti autovie Mi
lano-Laghi, e Milano-Bergamo.
La pavimentazione sarà eseguita con struttura
adatta anche alla circolazione automobilistica
pesante. Gli autoveicoli transiteranno su pavi
mentazione liscia, senza pendenze apprezzabili,
senza polvere, nè fango, senza barriere di pas
saggi a livello e senza altri ostacoli, dò che
consentirà una economia di consumo di benzina,
olii e gomme di circa il 40 */.t minor spesa di
riparazioni e più lungo ammortamento dell’auto
veicolo, economia di tempo, minor responsabilità
civile, celerità, sicurezza ed indipendenza dei
trasporti, sia di persone che di mera.
L’autovia sarà dotata di tutti i servizi pufc-
blici di rifornimento, di soccorso e di quanto
altro potrà occorrere all’automobilista. ,