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L ’ AUTOSTRADA T O R IN O -B IE l L A -M IL A N O

313

Appena la commissione sarà completata, colla

nomina dei rappresentanti delle altre città, il

Comitato promotore dell’autostrada provvederà

al suo insediamento e coll’appoggio dei Fasci

locali si svilupperà l’azione necessaria per la

raccolta dei fondi preventivati.

Le origini dell'autostrada

Quando nel 1923 fu nota la concessione per

l’autostrada Milano-Laghi, il senatore conte

Frola, rilevò l’importanza che poteva avere una

autostrada fra Torino e Milano con lo scopo

ben distinto e maggiore della prima, destinata

cioè ad unire due grandi città e le corrispon­

denti regioni, sedi di grandi industrie come

in nessuna altra parte d’Italia.

A tal fine si costituiva un Comitato e si

chiamavano a far parte di esso gli Enti pubblici

e le associazioni private che potevano avere

degli interessi con la nuova iniziativa.

Della costituzione del Comitato veniva infor­

mato S. E. l’on. Mussolini ed il Ministro dei

Lavori Pubblici, i quali non solo plaudivano

all’iniziativa ma assicuravano il benevolo inte­

ressamento del Governo per la riuscita dell*im­

presa.

Il

Comitato fin dalla sua prima riunione ri­

conosceva l’utilità e la necessità di un’opera

cosi importante destinata ad unire la capitale

del Piemoate e quella lombarda, ora collegate

con una unica ferrovia, di intenso traffico, e

provvedeva in seguito ad accertamenti statistici

onde conoscere se il traffico automobilistico svol­

getesi nelle zone servite dall*autovia poteva

dar vita alla medesima.

Essendo i risultati stati superiori alle previ­

sioni il Comitato, a mezzo di una Commissione

tecnica, composta di rappresentanti delle Am­

ministrazioni pubbliche interessate, provvedeva

allo studio di un tracciato di massima il quale

doveva essere il più breve possibile, compati­

bilmente con la direzione del traffico.

Stabilito in linea generale il tracciato deU’au-

tovia il Comitato affidava agH ingegneri Giay

e Quaglia lo studio completo del progetto del­

l’opera. Successivamente avendo le Associazioni

Industriali biellesi proposto un progetto di dira­

mazione dell’autostrada verso Biella si provve­

deva anche in tale senso.

Il

progetto veniva approvato con plauso dal

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in se­

duta del 27 aprile 1925, ed il Ministro lo re­

stituiva al Comitato assicurando che avrebbe

fatto a questa nuova autostrada il trattamento

fatto alle altre autovie.

In seguito a tali lusinghiere promesse il Co­

mitato approvava la costituzione di ima Società

anonima per la costruzione ed esercizio dell’opera

e dava mandato alla Presidenza di provvedere

per tutti gli atti relativi.

Caratteristiche del prò

-

L’autostrada, che è una nuova e moderna via

di comunicazione riservata esclusivamente al

transito degli autoveicoli, si snoderà su sede

propria, sopraelevata di m. 0,75 dal piano

della campagna, e la sua lunghezza da Torino

a Milano sarà di km. 120 circa e la dirama­

zione Santhià-Biella di km. 22.500. La lar­

ghezza sarà di m. 11 comprese le banchine

laterali. L’autovia toccherà nel suo percorso no­

tevoli centri industriali ed agricoli, quali : Chi­

vasso, Santhià, Vercelli e Novara, ed avrà

inoltre l’allacciamento colle esistenti autovie Mi­

lano-Laghi, e Milano-Bergamo.

La pavimentazione sarà eseguita con struttura

adatta anche alla circolazione automobilistica

pesante. Gli autoveicoli transiteranno su pavi­

mentazione liscia, senza pendenze apprezzabili,

senza polvere, nè fango, senza barriere di pas­

saggi a livello e senza altri ostacoli, dò che

consentirà una economia di consumo di benzina,

olii e gomme di circa il 40 */.t minor spesa di

riparazioni e più lungo ammortamento dell’auto­

veicolo, economia di tempo, minor responsabilità

civile, celerità, sicurezza ed indipendenza dei

trasporti, sia di persone che di mera.

L’autovia sarà dotata di tutti i servizi pufc-

blici di rifornimento, di soccorso e di quanto

altro potrà occorrere all’automobilista. ,