

F R A
I
L I B R I
GiosrÈ
I t a l i c o ,
l.'eroiche,
libro
I .
Tai°ctc.
Sotto gli auspici
dell'Opera Universitaria Accademica di Venezia. Tipo
grafo Editore Umberto Roncati in Torino.
Lavoro d'un giovine evidentemente; che va quindi
giudicato per le intenzioni; per quel che rivela allo stato
potenziale; e con cui si ha da essere indulgenti, perchè molto
si deve perdonare a chi ama disinteressatamente le co>e
belle, per esse vive e loro dedica la parte migliore di se stesso.
Entusiasmo sincero egli dimostra, infatti, doppiamente
apprezzabile in questi tempi di corsa al guadagno, di lotta
accanita per arrivare; e coll'entusiasmo una fantasia vi
bratile. sollecita ad infiammarsi per qualsiasi motivo che
consenta di elevarsi al di sopra della trita realtà quoti
diana.
Si direbbe anzi, talora, che egli, sospinto dall'anelito di
tutto voler abbracciare, non riesca nemmeno a scegliere.
Ed è appunto per questo eclettismo che il titolo compren
sivo di «eroiche * non sempre risponde alle figure che egli
imprese ad illustrare.
Nè mancano la convinzione e la fiducia; coefficienti ne
cessari, se non sufficienti, per operare proficuamente. Chè
l’Autore, nella prefazione, a lungo si indugia nel ricercare
le cause della presunta decadenza della poesia fra noi;
proprio in un'epoca nella quale la grandiosità della guerra
e degli avvenimenti postbellici, avrebbero dovuto far fre
mere il cuore di ogni italiano. Autopresentazione, in sostanza;
il cui riassunto, ovvio, del resto, lo conduce a proclamare
che il poeta della nuova Italia sarà colui che saprà dare
«ardentissimi canti • alla Patria di Mussolini e del Fascismo.
Ma il lettor»* accorto avrà, nel preambolo stesso, la chiave
dello stile del giovane Autore, attraverso ad una prosa che
talora assume atteggiamenti di pretesa, ed altrove preci
pita nel linguaggio comune, abituale; in considerazioni
piuttosto puerili; partecipe di frasi fatte, quali si posson
legger nelle cronache di giornali od echeggianti stilemi di
testi poetici-letterari di scuola.
Queste stesse divergenze sono ancor quelle che adom
brano le
Eroiche.
Materia e forma ancor vi si combattono.
Per concludere; cose buone e belle non mancano a queste
Eroiche.
Testimoni di un temperamento artistico cui solo
occorre raccoglimento ed introspezione. E selezionare, so
pratutto, anziché accogliere ad occhi chiusi quanto l'imma
ginazione vien tumultuosamente suggerendo. Poiché l’im
maginazione sta sulle soglie soltanto dell’Arte, in attesa cht
la personalità dell'artista la trasformi in fantasia che è
l'immaginazione passata attraverso al sentire proprio t,
dell'arte vera, divenuta feconda e plasmabile materia.
Sontuosa l'edizione del Roncati.
E d m o n d o u k
Rocco.
C. Smr.i
Da .Uba Lonza a Roma.
Ricerche storico-arche»
logiche). Torino. F.lli Bocca, 1934. L. 10.
L'infaticabile scrittore di numerose opere sull'uomo *
sulle sue origini, di cui alcune di mole e d'importanza capi
tale. ha testé pubblicato uno studio sulle origini deU'ind-
vilimento in Italia, prendendo ad esaminare i popoli Ligun
e Siculi che per i primi in Italia nella parte continentale*
nelle isole p«>sero in sedi stabili le comunità e determina
rono le forme fisiche del territorio, abbandonando Io stato
di nomadismo e diventando agncolton.
Lo studio si estende alle altre popolazioni che abitaront
l'Italia prima della fondazione di Roma, fra cui gli Umbii
od Ombrici, i Sabini, gli Etruschi, i Pelasgi, ed infine i
Latini.
Questi nomi non indicano razze differenti, ma soltanto
rami grandi e piccoli separati dal grande tronco, implicanti*
così una unità fondamentale etnica con unico linguaggio^
naturalmente diviso in forme dialettali, ed un centro co
mune religioso, che pare sia stata Alba, fino alla sua distra
zione da parte dei Romani.
Il libro rigorosamente scientifico viene molto a proposito
nell'attuale opportuno rifiorimento della idea di romanità
L a u ra Rosso.
La Pittura e la Scultura del
1700
a
Tonno.
S. Lattes e C. editori, Torino, pag. 80, in 4*.
Il
presente studio fu pubblicato a puntate nel 1
dalla nostra Rivista, e raccolse elogio e plauso dai lettori,
per la cultura dimostrata dalla giovane autrice, che ha dato
alla storiografia artistica italiana un contributo prenoto.
Ora il pregevole lavoro è stato raccolto in un eleganti
volume di pag. 80, adorno dalle medesime numerose ili»
strazioni e presentato al pubblico da una lusinghiera pre
fazione di G. Edoardo Mottini.