

I L S A N T O C O T T O L E N G O
D
are un’occhiata
alla Torino e agli
uomini del suo tempo,
è come incorniciare
l'eroica figura di San
(iiuseppe Benedetto
Cottolengo nel suovero
quadro ambientale e
storico.
Per una strana
coincidenza il nostro
Santo visse sotto cin
que Papi, sotto cinque
Re di Sardegna, sotto
cinque Arcivescovi di
Torino.
I
cinque Papi fu
rono Pio VI. Pio VII,
Leone X II, Pio V ili,
GregorioXVI ; i cinque
Re furono V ittorio
Amedeo I I I , Carlo
Fmanuele IV, Vittorio
Fmanuele I, Carlo Fe
lice, Carlo Alberto; i
cinque Arcivescovi fu
rono Mons. Gaetano
Costa d ’Arignano,
Mons. Carlo Buronzo
del Signore, Mons. Gia
cinto Della Torre,
Mons. Colombano
( hiaveroti,Mons.Luigi
Fransoni (dal primo di questi Arcivescovi il Cotto
lengo fu cresimato a Bra, e da Mons. Della Torre
ricevette il diaconato a Torino).
Bastano questi nomi per suscitare nel pensiero
il ricordo dei tempi burrascosi nei quali visse il
nostro Santo: burrascosi non meno per la Chiesa,
che per la nostra regione e per tutta la società
europea.
Di fatto il Cottolengo nasceva durante la Rivo
luzione francese e moriva tra i primi moti del Risor
gimento italiano.
Egli aveva io anni
quando Napoleone
scendeva in Italia, e
con una serie di vit
torie fulminee sbara
gliava proprio in Pie
monte g li eserc iti
austro-sardi. Bra ri
gurgitava di soMoti e
nella vicina
il giovane generale
Corso imponeva a Vit
torio Amedeo III un
umiliante armistizio:
quattro anni dopo, la
sbalorditiva v itto r ia
di Marengo apriva al
Bonaparte la via al
trono e all’arbitrato
europeo.
Durante la fanciul
lezza del Cottolengo
poi, la Chiesa era tra
vagliata da non minori
mali. L ’ incredu lità ,
ridotta a dignità di
sistema filosofico, di
lagava in Francia, In
ghilterra, German ia ,
inacerbita dal gallica
nismo, dal febroniani-
smo, dal giansenismo,
dal g iu sepp in ism o :
brutta quadruplice che serpeggiava nel clero, nelle
scuole, nelle corti regie, e da pochi anni aveva fatto
capo alla soppressione dei Gesuiti, il preludio della
Rivoluzione francese.
Il piccolo Cottolengo non era ancora decenne,
quando imperversava il regno del terrore, e le teste
degli ecclesiastici e dei nobili rotolavano sui palchi
delle ghigliottine: aveva 13 anni, quando Pio VI
rifinito dagli stenti moriva prigioniero a Valence.
Se e quale impressione possano aver suscitato
nell’animo suo questi fatti di sangue, ch’ebbero
W « M f p « B c a c J c l U C a tta le a g o
(Q uadro del Lo retu o n i - Kologr. U n . Passera)
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