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V i t a C i t t a d i n a

5. A. R. il Duci d ’Aosta. M em b r o della Reale

Accademia delle Scienze

La Reale Accademia delle Scienze — la cui

storica sed? sta di questi tempi riordinandosi

nei suoi preziosi cimeli e nelle sue collezioni di

libri e documenti — ha nominato recentemente

con decreto reale sei nuovi accademici che con

tinuano, per le singole doti di sapere e per le

civiche virtù, la tradizione fulgida del secolare

Sodalizio fondato ne! 1757 dal Conte di Saluz

zo, da Lagrange e da Cigna, riconosciuto nel

1783 dal Re V ittorio Am ed eo 111 ed elevato

sotto quest alta egida al titolo e agli onori di

Accadem ia Reale.

Il primo dei nec accademici è S. A . R . il

Principe Emanuele Filiberto. Duca d Aosta, 1 au­

gusto Condotiero della III Armata, che assomma

nella propria persona le più alte virtù di sen

no. di valore e di coltura.

G li altri nuovi accademici sono il conte prof.

G . Carlo Buraggi. direttore dell Archivio di Sta

to. libero docente di storia del diritto italiane

alla nostra R. Università; il prof. Ferdinando

Neri, stabile di letteratura francese all’Ateneo

torinese; il prof. Luigi Franchi, che pure al

1*A teneo regge la cattedra di diritto commerciale

ed industriale ed è professore emerito della

R. Università di Modena; il prof. G ino Segrè,

titolare della cattedra di diritto civile, socio cor­

rispondente dell'Accadem ia dei Lincei e pro ­

fessore onorario della R. Università di Parma;

Lionello Venturi, professore di storia dell’arte

medioevale e moderna.

I

nuovi accademici — che sono vanto del-

l’A teneo torinese — sono stati assegnati, come

S. A . R . il Duca d ’Aosta, alla classe di scienze

morali, storiche e filologiche.

L 'inaugurazione dell’ anno scolastico a ll'is titu to

Mag istra le

Dinanzi ad un uditorio che contava schiere di

allievi e di insegnanti, le rappresentanze delle

autorità civili e militari fra cui il vice podestà

dott. Rodano, il Regio Provveditore agli Studi

prof, grand uff. Umberto Renda ha aperto, !a

mattina del 2 ottobre, con un chiaro discorse

l anno scolastico dell*Istituto Magistrale Dom e­

nico Berti.

Dopo le appropriate parole di saluto del prof.

Giulio Fasella, facente funzione di preside de'-

l’ Istituto, il Provveditore agli studi ha pronun­

ciato il discorso inaugurale, ricordando anzitutto

il mcnitc dell’attuale Ministro della Pubblica

Istruzione, asseverante da parte della Scuola una

funzione non solo educativa, ma anche e spe­

cialmente formativa delle nuove generazioni. A

questo compito la Scuola fascista può e deve

assolvere attraverso il vaglio del glorioso passa­

to e il suo raffronto con le fortune del presente.

Insegnanti, allievi e famiglie uniranno i loro

sforzi e le loro opere per preparare all'Italia di

domani la stirpe veramente degna dei tempi

nuovi.

Il regio Provveditore ha tratteggiato con feli­

ce parola la figura e la missione della donna

italiana fascista, come la vogliono i doveri im­

posti dalla Religione e dalla Società.

L ’ ap e rtu ra delle scuole mun icipali celebrata

solennem en te

L ’omaggio degli studenti e degli scolari tori­

nesi al Principe di Piemonte ed a S. E. il Pre­

fetto per celebrare degnamente I inizio del nuo­

vo anno scolastico ebbe luogo nel pomeriggio

del 6 ottobre con una manifestazione simpatica­

mente vivace ed ordinata. Migliaia di giovani e

di fanciulli sfilarono per le vie cittadine, p re ­

sentando la loro massa disciplinatissima, uno

spettacolo di forza e di fierezza.

Deposta una corona di alloro sul monumento

a Vittorio Emanuele II ed una seconda ai pie­

di del busto a Cesare Battisti, l’ammassamento,

raggiunta piazza Castello, si dispose in mani­

poli affiancati dinanzi al Palazzo del Governo.

Annunciato da uno squillo di tromba, appar­

ve al balcone centrale S. E. il Prefetto, circon-

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