

tutto ciò che nasce, per elevarsi in alto, be
vette la luce radiante della civilizzazione
che il nobile paese ci mandava, ed il lac
cio fraterno si strinse più forte in ogni ora
della storia, ed i cuori dell’ Italia e dell'U-
ruguay palpitano oggi in una sola vibra
zione e sentono gli stessi ideali.
« Qui in questo focolare spirituale, anti
cipandoci all’effusiva manifestazione di
sentimenti solidali, abbiamo fatto sfilare
innanzi allo spirito dei nostri bambini, le
grandezze di quella terra d’ eccezione. Co
me se fosse innanzi ad un ventaglio di luce,
queste menti infantili si sono sbalordite ve
dendo le bellezze naturali dell’ Italia lonta
na, hanno compreso la sua scienza ed il suo
progresso, che la collocano in un luogo emi
nente fra le Nazioni più avanzate, ed han
no palpitato per le manifestazioni inimita
bili dell’arte sua.
«L a vita romantica d’ Italia, tessuta fra
sogno e leggenda, e fluttuando sempre fra
avventure ed epopee, !a conoscono i miei
bambini a grandi cenni, da Cesare ed i
Gracchi ad Augusto, dalle rime che Pe
trarca compose singhiozzando sul guanto
di Laura, al melanconico dolore dei versi
di Leopardi, come conoscono anche il co
lore delle tele di Leonardo e le scene cam-
pagnuole del magico pennello del Segan
tini.
« Il laccio d’ amore è così fortemente
stretto nel candore dell'anima dei nostri
bambini, che è ciò che di meglio possiamo
offrire, come sono le loro mani pure per
elevare fino al cuore la bandiera d’ Italia
fiammeggiando insieme alla nostra.
« Oggi, nel momento di finire il lavoro
dell'anno, ci arriva il messaggio delle Au
torità di Torino, col magnifico regalo che
questa Scuola apprezza nel suo giusto va
lore. In un generoso gesto di bontà il Pie
monte, la provincia dei panorami superbi
e delle valli in fiore, delle Alpi imponenti
e del lavoro fecondo, ci manda il suo sim
bolo, le sue carte, la veduta della sua me
ravigliosa capitale.
« Per S. E. il Prefetto di Torino Gr. Uff.
Maggioni che a mezzo del nostro Console
Ing. Colombo c’ invia il suo cortese saluto,
affermando così l ’amicizia che verso Mon
tevideo ha la città subalpina, il nostro più
vivo ringraziamento ; a S. E. il Podestà che
ha voluto ossequiare la nostra Scuola, in
viandoci il ricordo carissimo della sua Cit
tà, tanto lontana da noi, e tanto vicina al
nostro cuore, il voto sincero di progresso e
benessere per Torino, ed a tutti coloro che
hanno avuto per noi un ricordo, la promes
sa della Scuola « Italia » alla Madre latina
di coadiuvare perchè nel futuro sieno due
popoli con un solo spirito: promessa che
porti come lampada votiva il nostro pro
prio cuore » .