

condizioni climatiche giustificassero questa
scelta ».
La prova che i linfatici hanno una vera
necessità della forte azione stimolante del
clima marino classico e non di quella atte
nuata dei mesi estivi venne assai tardi,
quando cominciarono a funzionare gli ospi
zi marini permanenti. I sanitari di questi
istituti non tardarono, infatti, ad accorgersi
che i miglioramenti erano maggiormente
intensi ed i successi più brillanti, quando la
stagione di permanenza era più fresca, ri
lievo tanto più importante in quanto era
fatto sui malati più gravi, che sono gli ospiti
abituali degli ospizi marini permanenti, du
rante le stagioni intermedie e nell’inverno.
La conferma sperimentale venne poi data
dal Ceresole, che già aveva intuito il feno
meno una quindicina di anni or sono. Egli
studiò per lunghi periodi la curva degli au
menti di peso dei bambini e dei ragazzi in
cura sulle nostre spiaggie nelle varie stagio
ni, mese per mese. « I risultati di tre anni di
indagini sono assolutamente sovrapponibili.
I maggiori aumenti di peso si hanno in in
verno ed in primavera, mentre, in estate,
non solo cessa l'aumento, ma, quasi sem
pre, si assiste ad una diminuzione di peso,
che, con l ’inizio della stagione fresca autun
nale, cede il posto ad un nuovo aumento.
Questo comportamento si avverò in tutti i
soggetti con esattezza matematica ».
« Ciò conferma che il clima marino esti
vo delle nostre spiaggie è il meno indicato
per i linfatici, ai quali il clima marino forte
(stimolante) specialmente giova, come lo
provano i successi brillanti nelle stagioni
fresche ».
Non altrimenti il prof. Ceresole avrebbe
concluso se avesse ragionato sul peso dei
fanciulli, ospiti della Colonia Vittorio Ema
nuele 111 ed Elena di Savoja, in Loano.
Quel che rimane, ora, da rilevare è un
fenomeno quanto mai lusinghiero e confor-
V i l i *
G e n e r o .
S c u o l a a l l '
a p e r t o
tavole, per lo sviluppo somatico dell'attuale
popolazione scolastica, in confronto con ciò,
che ebbe ad osservare il PagKani, una cin
quantina d’anni addietro e che è stato l ’og
getto della speciale pubblicazione sopra ri
cordata.
Notando il peso dei fanciulli, al loro ar
rivo in Colonia, sia marina, sia alpina o
campestre, ho visto che codesto peso ini
ziale appariva costantemente superiore alla
media del peso, accertr '
- gli scolari to
rinesi del 1879, di pari età e di eguale con
dizione sociale.
La dimostrazione è palese, qualora si os
servi la tabella che segue :
T»b. VII - Confronto fra il peso medio dei fanciulli
poveri secondo le varie età negli anni 1879 e 1929
Chilogrammi).
M A S C H I
A
bbi
8
A
bbi
9
Anni 10
A
bbi
11
A aai 12
1879 1929 1879 1929 1879 1929 1879 1929 1879 1929
20.7 2 1,8
1
22.4 24.75
1
24.4 25.5 2 26.6 2 9 ,3 6 29,3 30,94
I i
F E M M I N E
19,0
1
22.13 21.9
1
23.15 24.7 25.07 26.9 2 8 .30! 29.5 32.68
1
i
1
Si ha, cioè, per l’attuale popolazione sco
lastica, proveniente dalla classe povera del
la cittadinanza torinese un aumento medio
del peso nelle età dagli otto ai 12 anni, di
Kg. 1,208 per i maschi e di Kg. 1 ,77 per