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V i l i » G e n e r o . R i c r e a z i o n e

rometrica, la debolezza delle sue oscillazio­

ni, la temperatura dell’aria fresca e costante

con deboli escursioni diurne, l ’alto e costan­

te grado di umidità, caratteri ambedue di­

pendenti dall’azione termo-regolatrice del­

la massa dell’acqua marina e della sua eva­

porazione continua, la forte carica elettrica

positiva dell’atmosfera, anche 400 volte

maggiore di quella del continente, la grande

luminosità dell’aria, dovuta alla purezza e

trasparenza ed alla riflessione dei raggi az­

zurri, violetti ed ultravioletti per parte della

superficie speculare del mare e degli ele­

menti cristallini della sabbia, l ’alto conte­

nuto in ozono, al che si aggiungono la tem­

peratura fresca dell’acqua e l ’azione ecci­

tante del bagno fresco con acque agitate dal

moto ondoso, osserva che gli organismi lin­

fatici, colla morbilità a loro particolare, pre­

sentano, in estate, sulle nostre spiaggie,

successi minori di quelli, che ottengono sul­

le spiaggie oceaniche e nordiche.

La ragione va ricercata nel fatto che, in

estate, il clima delle nostre spiaggie ha ca­

ratteri sostanzialmente differenti da quelle

nordiche; si ha, cioè, temperatura dell’aria

più alta, correnti aeree notevolmente più de­

bole, elettrizzazione positiva dell’atmosfera

assai meno intensa, temperatura dell’acqua

più alta con correnti molto deboli.

Per tutti questi caratteri le nostre spiag-

gie presentano un clima marino attenuato,

pf rchè vengono ad essere ridotti di intensità

tutti i fattori principali dell’effetto stimolan­

te del clima marino classico.

Il Ceresole ha potuto inoltre riconoscere

che codesti elementi, attenuati d ’estate, ri­

prendevano la loro intensità nelle stagioni

fresche, specialmente d ’inverno ed in pri­

mavera, stagioni, nelle quali si nota la tem­

peratura dell’aria più bassa, i venti di mare

più vivi, la carica elettrica positiva de ll’aria

notevolmente elevata, la temperatura del­

l ’acqua più fresca, le correnti marine ed il

moto ondoso più intenso; ci si trova quindi,

in codesto periodo dell’anno, in un clima

marino forte o classico.

Dunque, in estate si ha, sulle nostre

spiaggie clima marino attenuato; nelle sta­

gioni fresche, specialmente inverno e prima­

vera, clima marino forte : due stagioni dif­

ferenti per caratteri ed indicazioni terapeu­

tiche.

« Ecco spiegato perchè da noi, in estate,

si trovano bene al mare coloro, che non tol­

lerano il clima marino classico (forte) e per­

chè i linfatici, gii scrofolosi, i tubercolotici

osteo-articolari e sierosi migliorano meno

che nei mari nordici od oceanici... ».

Da questo rilievo appare che per la cura

marina classica dei linfatici, ecc., noi sce­

gliamo, abitualmente, la stagione meno

adatta, dato che si è sempre usato manda­

re sulle spiaggie i bambini, nella stagione

estiva. Ciò è spiegabile dal fatto che l ’ indi­

rizzo terapeutico iniziale fu balneare, essen­

dosi ritenuto che il benefico effetto fosse do­

vuto esclusivamente al « bagno di mare »

e, d ’altra parte, l ’opportunità di scegliere

Testate, come stagione di cura, era ancora

giustificata dalla coincidenza del periodo

delle vacanze scolastiche, che permetteva ai

bambini di approfittare, in piena libertà, del

soggiorno marino.

« Nessuno poi si chiese mai se le nostre

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