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te della Commissione legale del R .A .C .I.,

che molti di voi ben conoscono per averlo

sentito nelle aule della giustizia alla difesa

dei diritti automobilistici, in due interes­

santi conferenze vi intratterrà sull’interpre­

tazione del Codice della strada da parte de­

gli utenti della strada.

« Intendiamoci, voi tutti conoscete a per­

fezione i vari articoli del decreto che rego-

lamentarizza la circolazione e li applicate

con molto discernimento secondo le diretti­

ve impartite dai vostri superiori e noi nulla

abbiamo da aggiungere in merito, però

quello che vogliamo farvi conoscere è come

si presenta l ’osservanza della legge dal vo­

lante di guida che è cosa un po' diversa dal

giudizio che di essa può fare la persona che

sta ferma ad osservare.

« E vi cito un caso pratico :

<(L’articolo 61 dice che « l ’uso di fari e

c di altre luci abbaglianti è vietato nell’in-

« terno degli abitati, dotati di sufficiente il-

« luminazione pubblica ».

« Orbene, vi sono alcuni tratti di corsi e

di vie alquanto eccentriche che posseggono

un’illuminazione provvisoria di intensità lu­

minosa sufficiente a rischiarare il pavimento

pedonale, ma assai deficiente per la visibi­

lità di chi pilota un’automobile anche a mo­

desta velocità, cogli occhi che spiano la via

libera attraverso il cristallo del parabrise.

« Se vi metteremo in condizione di sosti­

tuirvi a ll’automobilista e di constatare quali

sono le vere difficoltà visive che si contrap­

pongono alla sicurezza di guida potrete cer­

tamente farvi un concetto esatto del come

applicare le disposizioni ricevute nell’adem-

pimento del vostro dovere.

« Infine il nostro corso vi permetterà di

ottenere la licenza di giada governativa e

ciò oltre a costituire un titolo che vi tornerà

utile nella vostra carriera, potrà giovare al

vostro Comando che non dorme sugli allori

ma continuamente evolve e migliora i vari

servizi nel nobilissimo intento di perfezio­

nare lo svolgimento della vita cittadina che

si svolge con ritmo sempre più accelerato.

« Mi ricordo che nel tempo della mia gio­

ventù mi sono presentato ad un grande in­

dustriale per richiedergli di essere assunto

alla direzione di una sua importante offici­

na ed egli mi ha chiesto : « quanti anni ave­

te lavorato in una officina similare come

operaio?». Non si può essere un perfetto

capo, non si può applicare con successo la

teoria se non si ha esercitato praticamente.

« Così voi se dovete essere gli arbitri del­

la circolazione, se dovete giudicare gli er

rori commessi dai conduttori degli autovei­

coli e quel che più conta se dovrete farvi un

esatto concetto se il trasgressore ha agito in

buona o in mala fede, occorre che conoscia­

te praticamente e tecnicamente l’automobi-

bile, ed a questo risultato sostanzialmen­

te pratico tende il corso al quale vi siete

iscritti.

« A lle autorità qui convenute rivolgo il

più sentito ringraziamento per avere voluto

dare colla loro ambitissima presenza mag­

gior solennità a questa inaugurazione.

« Noi tecnici anziché delle parole deside­

riamo portarvi innanzi dei fatti concreti ed

il corso che oggi principia rappresenta ap­

punto il frutto Ji una buona idea sbocciata

e maturata per l ’appoggio e l ’aiuto dei vo­

stri dirigenti, e poiché i nostri studi si svol­

geranno sotto le effìgi del nostro amato So­

vrano e del Duce, possente animatore di

ogni nuova energia, sempre presente in ispi-

rito laddove vige la volontà di insegnare e

di imparare, così da essi traggiamo i più

lieti auspici per lo svolgimento delle lezioni

e noi dirigenti ci sentiremo largamente ri-

compensati se un giorno avremo la certezza

di avter modestamente meritato la vostra ap­

provazione e di avere così giovato a ll’ in­

teresse collettivo dell’amatissima nostra

Città ».