

I— I
r g I ~T
H"
! ■ [
Ir femmine in confronto dei pesi medii, os
servati mezzo secolo addietro. Codesto
peso, ora abituale negli scolari poveri di To
rino, ha raggiunto pressoché le medie, a
cui arrivavano i pesi dei fanciulli delle clas
si agiate di cinquantanni fa e di età uguale.
Il benefìcio non comune e, forse, inspe
rato nella misura raggiunta ne affida lumi
nosamente per l ’avvenire e coi dati certi
della morbilità e della mortalità generale in
progressiva diminuzione ne documenta in
modo incontrovertibile l ’utile umano e so
ciale, apportato al Paese dall’applicazione
rigorosa delle provvidenze igieniche, san
cite dalle nostre leggi sanitarie.
* * «
Le conclusioni, che, mi pare, si possano
trarre dai fatti osservati riguardano la du
rata del soggiorno al mare, la scelta dei pe
riodi maggiormente profìcui per la talasso
terapia, specialmente in rapporto colle tare
costituzionali dei soggetti da curare, e l ’età
più adatta perchè sia maggiore il benefìcio
della vita di Colonia.
E’ ormai pacifico, siccome ebbe già a ri
levare, fra gli altri il prof. Luigi Maccone e
come, recentemente, ebbe ad auspicare l ’ul
timo Congresso d’ igiene, tenutosi a Siena,
nell’ottobre del 1929, che il soggiorno dei
fanciulli nelle Colonie di irrobustimento non
deve essere inferiore ai 40 giorni.
D’altra parte, così prescrive una tassati
va disposizione del regolamento, approva
to con R. Decreto 15 aprile 1926, n. 718,
per la protezione e l ’assistenza della mater
nità e dell’infanzia. 11 soggiorno, poi, a giu
dizio del medico, può essere prolungato nei
congrui casi (penultimo comma deH’art. 209
del citato regolamento).
Ma, non solo è necessario che venga os
servata la disposizione legale per la effettiva
durata dei singli periodi di cura, occorre,
per ciò che riguarda le Colonie marine, che
il detto periodo sia spostato alquanto verso
la fine dell’estate. Le caratteristiche partico
lari del clima marino, distinto, come si è
visto, in clima marino forte e clima marino
attenuato, consigliano di evitare gli ecces
sivi calori del pieno estate. I rilievi del peso,
fatti sui fanciulli ospiti della Colonia mu
nicipale Vittorio Emanuele III ed Elena di
Savoja, in Loano, distintamente per i mesi
di luglio e di agosto e su quelli della Colo
nia Regina Elena di Noli, per il mese di
agosto ne confermano la precisa indica
zione.
Non si esclude la eventualità che, spo
stando i turni verso l ’autunno, si possa fare
un minor numero di bagni di mare, qualora
la stagione diventasse precocemente fresca ;
ciò sarebbe tuttavia compensato ad esube
ranza dai vantaggi della maggiore stimola
zione del metabolismo organico, dovuta al
peculiare carattere del clima marino classi
co. Se, però, si fisserà la fine dei turni non
oltre la prima quindicina di settembre, si
potrà avere, quasi sempre, il duplice bene
ficio della balneoterapia e della climatote
rapia maggiormente confacevole.
Una scelta rigorosa dei fanciulli da av
viare al mare ne farà più evidenti i benefìci
effetti, se i linfatici vi saranno indirizzati,
esclusivamente, nel periodo invernale e pri
maverile ; mentre potrebbero approfittare dei
turni estivi i fanciulli, il cui organismo è
bensì intristito dalla vita cittadina, ma non
tarato specificamente nella sua costituzione.
E, poiché il Municipio di Torino, con
chiara visione dell’utile igienico-profilattico,
che dalle colonie può derivare alla fanciul
lezza, ha, da qualche anno, fatto funziona
re la propria colonia di Loano, anche du
rante l ’inverno, per una più efficace lotta
antitubercolare, viene in acconcio osservare
se non sia il caso di studiare la convenienza
di accordarsi colle colonie permanenti tori
nesi allo scopo di farle interdipendenti col