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La morte del senatore conte Secondo Frola

E’ mancato in Torino, il 4 marzo, il con­

te sen. aw . Secondo Frola, in età di anni

78. Della mirabile attività esplicata dall’il­

lustre Uomo per 7 lustri al Consiglio Pro­

vinciale e per circa 20 anni alla Camera dei

Deputati (dall’anno 1882 al 1900) e poi al

Senato, e quale insigne giureconsulto, am­

piamente parlarono i giornali. Nell’aula del­

le sedute consiliari dove Egli sedette per

20 anni quale Consigliere Comunale e per

oltre 8 anni quale Sindaco, è doveroso di

ricordare l’opera intelligente, attiva e fe­

conda da Lui svolta specialmente quale

capo della civica Amministrazione.

Nel periodo del Suo primo Sindacato (co­

me si rileva dalla pubblicazione « La vita

amministrativa del Comune di Torino nel

quinquennio 1903-1908») con rara fermez­

za di carattere e con magnifica e larga visio­

ne dei bisogni della Città volle e seppe ri­

solvere problemi importantissimi in ogni

campo di azione per la modernizzazione di

Torino.

Sotto la sua guida ebbe forte sviluppo

l’ingrandimento della Città e il suo miglio­

ramento edilizio.

Fu costruito il palazzo della Posta e del

Telegrafo e quello per i Telefoni.

Si ebbero le permute militari, colla sop­

pressione della vecchia piazza d ’Armi, la

cui area venne edificata, e la formazione di

due nuove piazze d’Armi ; la costruzione

del nuovo Ospedale militare e di altri gran­

diosi edifìci militari.

Si sistemarono, in corso Vinzaglio, in ap­

positi monumentali edifici, gli Uffici finan­

ziari e la Scuola di guerra e si iniziò, in cor­

so Orbassano, la costruzione della nuova

Officina Carte-Valori (lavori che in conse­

guenza della guerra dovettero sospendersi).

Si riordinarono le stazioni e gli impianti

ferroviari. Si risanarono i quartieri centrali

della Città, colla apertura di via Pietro Mic-

ca e l ’allargamento delle vie Monte di Pietà,

Viotti, Corte d ’Appello, ecc.

Vennero compiuti importanti studi e al­

lestiti definitivi progetti per la sistemazione

di via Roma.

Si costruirono il ponte Umberto I sul Po

e quello sulla Dora, di via Cigna.

Si eressero parecchi edifici per bagni e

lavatoi municipali nei centri periferici più

popolati.

Si costTussero nuovi edifici scolastici, tra