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tutto il fiore della gioventù sarda e che nell'in­

tero periodo della guerra, dal '15 al 18, scrisse

pagine di sublime eroismo. Costituita nel feb-

braio del 1915 la « Brigata di ferro » come fu

chiamata, ha le sue bandiere decorate di due

medaglie d'oro al valor militare e per virtù di

quei forti isolani profondamente devoti alla Pa­

tria e alla Dinastia Sabauda, essa è alla mede

sima altezza di gloria delle brigate più antiche

e più ricche di tradizione militare del nostro

magnifico esercito.

La cerimonia ebbe luogo il 30 gennaio nella

sala del Senato Subalpino a Palazzo Madama,

presenti S. A. R. il Principe di Piemonte, i Du-

Presentato con nobili parole da S. E. il gene­

rale d'Armata Petitti di Roreto, l'avvocato Gior­

gio Bardanzellu pronunciò quindi il discorso

commemorativo. Egli seppe ritessere eloquen­

temente l'epopea del'-a gente sarda, di cui esal­

tò l'invitto valore e le secolari virtù di tenacia

operosa, di fedeltà infrangibile, di salda devo­

zione alla Casa Sabauda. 1 sarai, disse felice­

mente l’oratore, appartengono ad una stirpe

tutt'affatto particolare usa a vivere con le labbra

chiuse ed il fegato tra i denti.

Oggi il silenzio si rompe per rinnovare una

promessa di inalterabile dedizione alla causa

del Re. Nel nome dei loro soldati i sardi allac-

Lt medafKa

consegnata dai «ardi al Prinàp* di PiMaalt.

chi di Aosta e di Genova, il Duca e la Duchc

di Pistoia, il Duca di Bergamo, tutte le mag­

giori autorità cittadine ed il presidente onorario

dell’Associazione tra i sardi, S. E. il conte De

Vecchi di Val Cismon.

La Sardegna aveva inviato una larga rappre­

sentanza delle autorità dell'isola, con i podestà

di Sassari e Nuoro, accompagnati dai rispettivi

gonfaloni. Alla cerimonia erano intervenuti mol­

ti ex combattenti da tutte le parti del Piemonte.

Le LL. AA. RR. che ai piedi dello scalone

erano state salutate dalla marcia divisionale del

Principe Eugenio, ascoltavano nel salone l’in­

no Sardo, composto nel 1848 dal maestro Gon­

nella, capo-musica della Brigata Guardie, can­

tato da due cori di sardi e di sarde, intervenuti

nei pittoreschi loro costumi, ed eseguito sotto

la direzione del maestro Blanc.

ciano il presente col passato, da quando nel

1720 Re Vittorio Amedeo II cingeva per primo

la corona regale nell’unione del Piemonte con

la Sardegna contro il comune nemico. Da allora

i destini delle due regioni furano uniti indisso­

lubilmente e da quell'istante i sardi hanno com­

battuto. sofferto, amato, sotto le insegne dei

Savoia. Con gli averi, il sangue, il sentimento,

gli isolani furono presidio della corona e con­

tinuano ad esserlo oggi come lo furono gli avi

del primo reggimento, come quelli della Brigata

Sassari.

Calorosi applausi salutarono l'orazione del-

l’aw. Bardanzellu che. alla fine del suo dire ven­

ne vivamente complimentato da S. A. il Prin­

cipe Ereditario e dai presenti tutti. Al Principe

di Piemonte venne infine consegnata dai saldi

una grande medaglia d'oro commemotit iv i.

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