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Q - w ' À K I W I
Cominciamo a considerare quella da pet
tinato.
Anzitutto, la lana giunge nei magazzini
italiani, se proveniente dall*Australia, in
balle di circa 130 kg. ; se proveniente dal
Sud-America in fardi di circa 440 kg.
A seconda della provenienza e della qua
lità viene tosto divisa in
lotti.
La bontà della
lana consiste prevalentemente nella sua fi
nezza. i lotti vengono inviati allo « scarto »,
nome che si dà all’operazione di cernita in
generale di uguale finezza, talvolta di ugua
le lunghezza e colore. L ’operazione è sem
pre compiuta da maestranze opportunamen
te addestrate da lunga pratica.
La lana greggia è sucida per il grasso de
rivante dalle glandole sudorifere delle pe
core e per il materiale sabbioso di cui è ca
rica. E’ perciò necessario provvedere alla
sua
lavatura e sgrassatura,
le quali si effet
tuano in speciali apparecchi dove, per mez
zo di forche meccaniche, la lana è fatta pas
sare in successive vasche ripiene di solu
zioni acquose di sapone e carbonato di so
da. Da ultimo, essa viene asciugata in essi-
catoi ad aria calda, dopo di che è pronta
per subire tutte le operazioni meccaniche
che dovranno tirarla in filo continuo.
In
carde
le sue fibre vengono assi gget-
tate ad un’azione di
apritura,
nonché di pu
litura dai nodi e dalle materie estranee più
grosse. I nastri che ne risultano si accop
piano e si stirano in macchine-stiratoi per
esser preparati a subire la
pettinatura.
Due
o tre passaggi sono necessari, subordinata-
mente alla qualità della lana.
La pettinatura è compiuta da « Pettina
trici rettilinee o circolari ». di cui esistono
vari tipi, tutti però azioi. ... modo che il
movimento dei pettini metallici, sia circo
lari, sia rettilinei, asporti le materie estranee.
Le fibre pettinate di lunghezza più rego
lare e prive assolutamente di nodi e materie
estranee vengono tirate da macchine
accop-
R e p a r t o C a r d e r i a p e r F i l a t a r a - L a n i f i c i o F r a t e l l i C a s a l e
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