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leo, del console Basile e del comm. Malu-
sardi vennero ascoltati tra i più vibranti se
gni di consenso.
Gli operai tornarono quindi ai loro telai
e nei magazzini, e i dirigenti dell’opificio
accompagnarono i gerarchi attraverso i re
parti di lavorazione ove le maestranze ave
vano collocato un po’ dappertutto drappi
tricolori e insegne fasciste.
La presenza dei gerarchi significò per la
Società Filatura e Pettinatura un notevole
riconoscimento de’ suoi vasti meriti e noi
siamo lieti, qui, di poter registrare sì ambita
attestazione.
F . l l l P I A C E N Z A
. T O R I N O
Le origini della Società Piacenza ci ripor- mentano l ’attività del Lanificio attraverso il
tano al drappello valoroso dei pionieri, di
bisecolare periodo della sua esistenza,
questi che noi non esitiamo a definire gli
Esso ha seguito i progressi dell’arte della
arditi dell’ industria.
lana e, nel volger del tempo, assunse prima
11 Lanificio Fratelli Piacenza conta infatti le caratteristiche dell’ industria famigliare,
oltre duecent’anni di vita, durante i quali
poi della grande industria,
fu trasmesso da uno all’altro membro della
1 massimo impulso gli fu conferito per
famiglia Piacenza.
merito del grand’ufficiale Felice, il quale
La fondazione risale alla prima metà del ne prese la direzione nel 1867 e fu dei
secolo XVI11 e avvenne in Pollone (Biella), primi ad introdurre in Italia i telai mecca-
Si hanno documenti ufficiali di riconosci- nici ed i più perfezionati procedimenti in
mento da parte di autorità statali, che docu- dustriali da lui diligentemente studiati nei
D o c u m e n t i
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