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GIUSEPPE MOSCA • MATH I CANAVESE

Lo Stabilimento si estende per un’area di

10.000 metri quadrati ed ha ingresso alla

via Santa Lucia in regione Barrera a Mathi

Canavese. Fu creato nel 1901 sotto la ragio­

ne sociale

Cantoni, Mosca & Colongo, o

quanto dire che alla sua fondazione aveva­

no concorso tre eminenti personalità dell'in­

dustria laniera.

Fin dall’ inizio si distinse per l’ accura­

tezza irreprensibile della lavorazione, per la

squisita bellezza dei prodotti che lanciava

sui mercati, e ciò è attestato anche dalla lu­

singhierissima circostanza che la Ditta fu

prescelta subito dalla Reai Casa a sua for­

nitrice per i diversi fabbisogni e segnata-

mente per le provviste di tessuti fantasia.

Varie vicende condussero l ’azienda a

successive trasformazioni. Nel 1908 Oreste

Colongo lasciava la Società per fondare a

Torino il suo nuovo Lanifìcio di cui abbia­

mo parlato, e la Ditta restava ai signori

Cantoni &" Mosca, che proseguirono ala­

cremente l ’opera avviata, ampliandola con­

siderevolmente e ottenendo un meritato pre­

mio all*Esposizione Internazionale torinese

del 1911. Nel 1915 un grave lutto colpiva

il Lanifìcio con la morte del socio Cantoni e

d i allora ne rimase unico proprietario il si­

gnor Giuseppe Mosca.

Cominciava, per l ’ Italia, il periodo della

splendida ed eroica prova santificata dal

M O S C O N I ,

C E

E ’ tra le maggiori fabbriche di coperte

di lana in Piemonte e la più importante,

senza dubbio,

tTa

quelle sorte in provincia

di Torino.

Si è specializzata nella produzione di co­

perte di lana e miste, con tessuti Jacquard.

La sua fondazione è del 1909.

Fondatori furono i signori Martino Mo­

sconi e Alfredo Cesa. Socio accomandante

è il cav. Annibaie Garlanda.

Dopo la morte del signor Mosconi la Dit­

ta è diretta da Alfredo Cesa che vi profonde

i tesori della sua nota esperienza e della sua

non comune abilità.

sangue di tanti martiri benedetti e coronata

dall’ immortale trionfo di Vittorio Veneto.

In quei quattro anni la Ditta Mosca, de­

dicatasi alla fabbricazione dei tessuti petti­

nati e cardati, diventò attivissima fornitrice

del Governo e molti rammentano la scrupo­

losa probità eh'essa pose costantemente nel­

la trattazione degli affari, mentre il suo ti­

tolare si moltiplicava, è la vera parola, per­

chè nulla mai mancasse, perchè consegne

fossero pronte e precise, per adempiere, in­

somma, in maniera completa, ai delicati do­

veri che l ’ora gravissima imponeva.

Finita la guerra, Giu.c

Mosca rivolse

la sua attività esclusivamente ai tessuti fan­

tasia per confezioni, ed oggi, oltre alla va­

sta clientela che vanta nella penisola, egli

esporta nell’ America del Sud e in Egitto.

Quattro sono i reparti principali dell'opi­

ficio : la filatura, la tintoria, la tessitura e

il finissaggio. Vi lavorano, complessiva­

mente, 130 operai. 11macchinario è mosso

da forza idraulica che sviluppa 75 HP.

1 fusi sono 800 e i telai 60.

La copiosa dotazione che il signor Mosca

dà alla sala per lattanti e al refettorio si in­

tegra nobilmente con gli aiuti ch'egli porge,

con animo generoso, a tutte le opere di pub­

blica assistenza e ricreative in Mathi, spe­

cialmente agli Asili, all'Opera Nazionale

Dopolavoro e all'Opera Balilla.

S A a C.

C I R I È

L'opificio da lui condotto contribuisce in

parte ragguardevole a fare dell’antica cit­

tadina canavesana un centro industriale di

prim'ordine.

I quattro reparti ch’egli ha creato, ricchi

d: apparecchi ultra-moderni, comprendono

la filatura cardata, la tintoria, la tessitura e

il finissaggio.

I prodotti si esportano in America, so­

prattutto negli Stati Uniti, dove il signor

Cesa, nonostante gli ostacoli che dapprima

potevano parere insormontabili, è riuscito

magnificamente a battere, nel suo ramo, la

concorrenza esercitata dai mercati inglesi.

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