Table of Contents Table of Contents
Previous Page  410 / 1512 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 410 / 1512 Next Page
Page Background

M I 1 "

z z a - I Z E

g = 5 =

= — f

zione delle Drapperie, di articoli fini cardati

e pettinati, a tinta unita e in fantasia.

Ovunque sono ampi ambienti, attrezzati

e ordinati in maniera da corrispondere a

qualsiasi esigenza.

La Ditta esporta in Austria, in Isvizzera,

in Egitto, in Turchia, in Grecia e nell’ Ame­

rica del Sud.

Se si riflette alla brevità di tempo, poco

più di quattro lustri, con cui l ’ azienda ha

saputo realizzare così imponenti risultati,

non si può non convenire che il compian­

to Colongo ha offerto l ’ esempio di quanto

possa la perfetta competenza tecnica accop­

piata ad un magnifico slancio.

Ed è, questa, anche la dimostrazione più

eloquente di una incontrovertibile verità :

che, allorquando il prodotto è buono, ben

preparato, esso non manca di imporsi, pre­

sto e dappertutto.

La Ditta Colongo, del resto, aveva già

ottenuto un ambito riconoscimento de’ suoi

meriti fin dal 1911, partecipando all'Espo­

sizione Internazionale di Torino, ove le fu

assegnata la massima onorificenza.

Da rilevare pure, in quest’opificio, l ’ap­

passionata attenzione posta nei reparti d ’ as­

sistenza pro-operai, reparti che si veggono

allestiti con generoso decoro, secondo l ’ in­

dirizzo suggerito dal Governo Nazionale.

ERMENEGILDO FANTONE I FIGLI . IUCENTO

Nel comm. Ermenegildo Fantone presen­

tiamo una personalità spiccata di animatore

dell’ industria laniera. Tra i pionieri di que­

sta egli tiene indiscutibilmente uno dei pri­

mi posti, e la solida fama da lui guadagnata

è frutto d una lunga consuetudine di lavo­

ro, d’ una ferrea forza di volontà.

Egli è figlio delle sue opere : titolo d’ono­

re grandissimo, equivalente a quello d ’ una

antica nobiltà di sangue.

Nacque infatti da umili operai e deve la

sua ascesa al proprio incessante fervore d ’ i­

niziative, ad una attività geniale ed esem­

plare, ad una mente pronta sempre alle più

acute risorse.

Fu dapprima addetto a importanti opifici,

quali il Lanificio Sella, Sormano, ecc., i

quali riuscirono per lui una scuola effica­

cissima. Ma l’allievo attento, il collabora­

tore ascoltato e stimato era desideroso di

una posizione indipendente, ove poter met­

tere in luce le sue magnifiche qualità orga­

nizzative.

Nel 1906, benché non disponesse che di

un piccolo capitale, fondò, coi fratelli Prina,

un'azienda laniera che rese prospera e am­

mirata nel giro di pochi anni, tanto da far­

ne premiare i prodotti in due solenni Espo­

sizioni : quella di Bruxelles del 1910 e quel­

la Internazionale di Torino del 1911.

Nel 1914, unitosi ad Augusto Richard,

rilevava la Società Anonima Lanificio di

Lucento, allora ridotta in non liete condi­

zioni e, con sollecita avvedutezza, ne rial­

zava tosto le sorti, portandola ad un grado

di floridezza che la guerra europea, scop­

piata l'anno appresso, non riuscì menoma­

mente a intaccare.

Nell'aspro periodo bellico, anzi, il com­

mendatore Fantone trovava in sè nuove

energie per conservare non solo, ma benan­

che per ampliare la produzione del suo sta­

bilimento che mise in condizioni da corri­

spondere degnamente alle accresciute esi­

genze di quegli anni memorandi.

Nè lo scossero dai suoi coraggiosi pro­

getti le incertezze e gli squilibri dell’ imme-

diato dopo-guerra.

Egli vagheggiava un suo sogno di cre­

scenti migliorie all'opificio ch’ era diventa­

to per lui quasi una vivente creatura e quei

propositi, a lungo accarezzati, realizzò in

pieno, massime per ciò che riguarda l ’espor­

tazione, cui diè uno sviluppo che la Società

primitiva non avrebbe mai osato sperare.

Nel 1925, frattanto, insieme col figlio egli

rimaneva proprietario e direttore del Lani­

ficio di Lucento, che ora reca appunto la

ragione sociale :

Ermenegildo Fantone e

figlio.