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O R E S T E C O I O

Corso

Verona : una delle zone di Torino,

oltre Dora, pressoché deserte (ino al princi­

pio di questo secolo. Prati, viuzze, depres­

sioni del suolo, radi alberi, casupole isola­

te. I vecchi torinesi non possono non ricor­

dare, senz’ombra di rimpianto, questa pla­

ga che aveva allora un aspetto così triste.

Le iniziative edilizie private e le cure del­

le amministrazioni municipali seppero tra­

sformarla rapidamente, facendovi sorgere

un popoloso e animatissimo quartiere, ta­

gliato da diritte vie e da corsi alberati, fer­

vido di officine, ornato di eleganti case d’a­

bitazione.

Fra gli Stabilimenti spicca il Lanificio che

conserva il nome del suo fondatore, il cava­

liere Oreste Colongo. Questa simpatica e

non dimenticabile figura di tenace lavora­

tore lo creava nel 1908, imprimendogli su-

N C O • T O R I N O

bito un impulso ammirevole, che valse a

porre l'opifìcio in prima linea fra i consimili

non solo di Torino, ma di tutta Italia.

Spentosi il cav. Colongo nel 1928, il figlio

Alfredo Colongo assumeva la direzione del

Lanifìcio, proseguendo l'opera dal genito­

re così brillantemente iniziata e già condotta

a successi innegabilmente cospicui.

Della grandiosità e bellezza dello Stabi­

limento, sito in corso Verona, 55, fa testi­

monianza la fotografìa che pubblichiamo:

esso copre i 1.000 metri quadrati di area,

sulla riva della Dora.

V i lavorano 140 operai, in prevalenza

personale femminile.

La forza motrice impiegata è di 100 HP.

11 numero dei telai ascende a 62 ; quello dei

fusi a 1460.

La Ditta si è specializzata nella produ­

il