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La R. Deputazione di Storia Patria
di To r i no
Essendo ormai il più anziano dei membri
della R. Deputazione di Storia patria pie
montese dopo l'illustre suo Presidente S. E.
Paolo Boselli, sento quasi il dovere di scri
verne brevemente in questa Rivista, trat
tandosi di una Istituzione che risale a Girlo
Alberto, onorò la città di Torino, mantenne
vivo il culto e lo studio delle memorie pie
montesi, e diffuse quindi il suo spirito in
tutta TItalia.
11 regno di Girlo Alberto rappresenta per
il Piemonte una risurrezione degli studi.
Quasi niun ramo del sapere vi fu che non
abbia trovato i suoi cultori. 1 nomi di Ro
berto e di Massimo d ’Azeglio, di Prospero
e di Cesare Balbo, del Provana e del Sauli,
del Canina e del Promis, del Vesme e del
Pevron, del Plana e del Sismonda, di Silvio
Pellico e di Carlo Botta, di Angelo Brof-
ferio e di Vincenzo Gioberti, del Cibrario e
del Manno, di Alessando e Cesare Saluzzo,
del Boncompagni e di Federico Sclopis, per
tacere di molti, ricordano quanta attività si
sviluppasse, e quanto sapere comprendesse
allora il piccolo Piemonte.
A ll’incremento degli studi storici non
sarebbe bastata la volontà e l ’energia dei
singoli, awegnach’essi si alimentino dei
documenti, la cui pubblicazione richiede
l’opera di molti associati all’impresa, e spese
di tale natura, che non può facilmente sop
portare la generosità di un privato cittadino.
Se Ludovico A. Muratori potè nel secolo
XVI11 condurre a compimento la grande
raccolta degli scrittori di cose italiane, rico
nobbe l’opera sua dall’intelligente munifi
cenza del patriziato e del censo milanese,
che costituiva la nobilissima Società Pala
tina, alla quale l ’Italia deve tuttora ricono
scenza.
Per questa considerazione Carlo Alberto
con decreto 20 aprile 1833 istituiva una De
putazione di dotte persone, con l’incarico
di pubblicare a spese dello Stato una colle
zione di scrittori della storia degli Stati
sabaudi, le opere dei quali fossero inedite
o rare, ed un codice diplomatico; apriva a
tale effetto tutti gli archivi e tutte le biblio
teche dipendenti dalla podestà sovrana alle
indagini dei deputati; sceglieva a primo
presidente della Deputazione il conte Pro
spero Balbo, stato sempre caldo e sincero
protettore degli alti studi nel Consiglio del
la Corona. Con questo decreto nasceva la
R. Deputazione sovra gli studi di Storia
patria.
***
Duplice era dunque l ’intento :
1“ pubblicare una collezione di scrittori
di storia degli Stati di Casa Savoia;
2° dare alla luce un compiuto codice di
plomatico degli Stati Sabaudi.
La Collezione avrebbe dovuto compren
dere non solo le memorie e cronache della
famiglia regnante, ma tutte le istorie di re
gioni, di municipii, di chiese, di conventi,
di abbazie, di corporazioni, nè restringersi
agli antichi Stati del Re ma contenere ezian