

t — a
i— ~ì
||
il
■ !
cipali, degli antichi monasteri, delle sedi
vescovili, delle corporazioni laiche od eccle
siastiche. Gli archivi dello Stato, della corte,
dei Comuni, dei capitoli, dei monasteri,
delle parrocchie, delle più antiche e potenti
famiglie avrebbero fornito i materiali al co
dice, dal quale nuova luce sarebbe venuta
alla storia. Di vero, se i cronisti ci espon
gono i fatti, assai di frequente pure li travi
sano o per ignoranza o per malizia, mentre
i documenti costituendo parte integrante del
la vita pubblica ci rispecchiano fedelmente
i tempi, dei quali intendiamo conoscere con
sicurezza la storia. Si proponeva come ter
mine della raccolta diplomatica il trattato di
Utrecht, che pose sul capo dei duchi di
Savoia la corona regia.
* * *
Il R. decreto del 20 aprile 1833 durò im
mutato fino ai giorni gloriosi, nei quali la
Casa di Savoia stendeva la mano liberatrice
C o a t e
P r o s p e r o
B a l b o
a tutte le provincie d ’Italia. Un decreto fir
mato a Milano il 21 febbraio 1860 da V it
torio Emanuele II estendeva il compito della
Deputazione alle provincie lombarde inve
stendola a loro riguardo di tutte le facoltà
concesse dal decreto Albertino per le altre
parti dello Stato.
Con questa modificazione, senza punto
alterare lo scopo e l'indole dell'antica isti
tuzione, se ne ingrandiva il campo di opera
zione, e si apriva l'ingresso a nuovi illustri
collaboratori con grande benefizio degli
studi storici.
La Deputazione sentendo il nuovo suo
indirizzo e carattere nazionale deliberava
nella tornata 24 giugno di quell’anno mede
simo di allargare la benefica sua influenza
sopra la penisola intera, istituendo la
Mi
scellanea
di storia italiana. Questa doveva
ricevere e pubblicare in una serie di volumi
qualunque documento antico inedito ed im
portante, cronachette, narrazioni storiche
brevi, lettere notevoli, illustrazioni di qua
lunque soggetto storico, di oggetti d ’arte e
d ’antichità, e biografie dei più illustri no
stri concittadini.
Se il proposito d ’una Miscellanea di Sto
ria italiana non fu raggiunto che in parte, ciò
accadde per la fondazione di altre Deputa
zioni e Società storiche nelle varie regioni
d’Italia, a ciascuna delle quali attesero di
preferenza gli studiosi in essa residenti ; per
modo che la Miscellanea divenne raccolta
essenzialmente di scritti relativi al Piemonte,
alla Liguria, alla Sardegna e alla Lom
bardia.
In seduta 10 maggio 1880 s ’ebbe altra
innovazione. La Deputazione confermando
la deliberazione del 18 maggio 1876, con
cui ayeva accolto la proposta dei Deputati
barone Manno e Cav. Promis di pubblicare
un’estesa Bibliografia storica degli Stati
della Monarchia di Casa Savoia, stabiliva
che con detta Bibliografia incominciasse una