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della Deputazione ; e confidiamo che il Re­

gime fascista, inspirato dal sagacissimo

Duce, giusto estimatore delle istituzioni in­

tellettualmente produttrici, troverà modo di

assegnare alla Deputazione tale somma che

valga all’adempimento della sua missione

in corrispondenza alle condizioni presenti.

* * *

Nel chiudere questo breve cenno sulla

R. Deputazione di storia patria, sento dove­

re di ricordore un’altra attivissima istituzione

torinese, che lavora con uguale intento.

La

Società storica subalpina,

fondata nel 18%

dal compianto prof. Ferdinando Gabotto,

coadiuvato da giovani operosi, quali il prof.

Carlo Patrucco, di recente perduto, e il prof.

Armando Tallone, che ne assunsero dopo

la sua morte la direzione, sotto la presidenza

prima di S. E. il Conte Senatore Teofilo

Rossi, poi di S. E. il Marchese Senatore

Cesare Ferrerò di Cambiano.

11

Bollettino storico-biografico subalpino,

organo della Società, di cui sono ormai com­

parsi 31 volumi, è una miniera preziosa di

documenti, statuti comunali, aneddoti, ne­

crologi, memorie, narrazioni, ecc., a cui

collaborarono centinaia di cultori degli studi

storici, che illustrano comuni, istituzioni,

personaggi d ’ogni parte del Piemonte.

Ma la Socetà si propose un altro intento

più grave : impedire la dispersione dei do­

cumenti conservati negli archivi comunali,

raccogliendoli diligentemente e pubblican­

doli con spirito critico. Per riuscire nella

impresa si escogitò l ’idea di tenere Con­

gressi annuali nelle principali città del Pie­

monte, suscitando la nobile gara di ospi­

tarli e di concorrere alla pubblicazione dei

loro tesori documentari. Si tennero ben 22

Congressi a Cuneo, Pinerolo, Ivrea, Sa-

luzzo, Aosta, Alba, Asti, Tortona, Torino,

Casale, Voghera, Novi, Vercelli, Chieri,

Novara, Alessandria,

che fruttarono

116 volumi alla Biblioteca della Società sto­

rica subalpina.

Produzione scientifica veramente meravi­

gliosa, se si considera che si tratta d ’una

Società privata, senza fondi proprii e senza

contributo ufficiale, avendo solo per gentile

concessione del Municipio di Torino il van­

taggio d ’una sede nel Borgo medievale.

Va dato plauso all’attività gratuita dei

Soci, ai generosi Mecenati e al concorso di

Municipii intelligenti e curanti dei docu­

menti, che ne illustrano la storia.

C. R I N A U D O

t

,