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scelta nella persona del conte De Vecchi

non poteva essere più opportuna ed è mo­

tivo di particolare orgoglio per Torino e per

il Piemonte.

Valoroso combattente, fascista della pri

ma ora, quadrumviro della Marcia su Ro­

ma, Ex Governatore della Somalia, Sena­

tore del Regno, Ministro di Stato, membro

del Gran Consiglio, Comandante generale

f. q. della M. V . S. N ., Presidente della

Società storica Subalpina e membro di altre

importanti Istituzioni, S. E . De Vecchi, fe­

delissima camicia nera, interprete fedele e

tenace degli interessi della Nazione, rappre­

senta, ccrre meglic ncn si potrebbe, nel

nuovo Stato, 1*Italia fascista, romana e cat­

tolica.

11 nostre Podestà ha espresso a S. E. De

Vecchi il prefonde compiacimento e le fe­

licitazioni della cittadinanza con il seguente

telegramma :

« Torino apprende con profondo compia­

cimento e fierezza l'annuncio dell’altissima

carica conferita al Concittadino illustre,

magnifico assertore sublimi idealità Reli­

gione e Patria. Sicuro interprete tali senti­

menti esprimo Vostra Eccellenza esultanza

e l’omaggio bene augurante e devoto dei

cittadini torinesi, pregandola accogliere mie

particolari felicitazioni e ossequi ».

S. E. De Vecchi ha così risposto: «So­

no veramente grato a Lei ed alla mia To­

rino del pensiero gentile a me rivolto *n

questa circostanza. Cercherò di servire, co­

me sempre, con animo e cuore di fascista

e piemontese, memore delle tradizioni dei

padri, certo delle glorie che verranno».

In seguito alla sua nomina ad Ambascia­

tore, S. E . De Vecchi rassegnava le dimis­

sioni dalla carica di Presidente della Cassa

di Risparmio di Torino, il cui Consiglio di

Amministrazione, presieduto dal vice-pre­

sidente e vice-podestà della città di Torino

prof, grand’uff. Broglia, nel prenderne atto

in seduta del 18 giugno, si dichiarava ad­

dolorato per il distacco, ma oltremodo lieto

per il nuovo importantissimo compito as­

segnato al conte De Vecchi.

Allo scopo di esprimere la sua viva rico­

noscenza per l’opera sagace e preziosa data

da S. E . De Vecchi alla Cassa di Rispar­

mio, il Consiglio di Amministrazione deli­

berava di mettere a disposizione di S. E . il

Prefetto della Provincia di Torino la som­

ma di mezzo milione, sugli utili già conse­

guiti nell’esercizio 1928, della quale lire

300 .000 da destinarsi alla Casa de! Littorio

e lire 200 .000 alla Casa del Balilla di T o ­

rino, quale manifestazione della fede fa­

scista che anima la vecchia e benemerita

istituzione torinese.

11 Consiglio deliberava pure di offrire allo

Stato, per essere destinata ad arredare il

nuovo palazzo dell Ambasciata presso la

Santa Sede, la propria raccolta dei ritratti

dei Re e dei Principi della Casa di Savoia.

Prima di levar la seduta, il vice-Presi-

dente della Cassa di Risparmio, prof. Bro­

glia, a nome del Consiglio, inviava tele­

grammi di omaggio e di plauso a S. M. il

Re, a S. A . R . il Principe di Piemonte, a l­

le LL . E E . il conte e la contessa De Vec­

chi, a S. E . Augusto Turati, a S. E . il P re ­

fetto Maggioni.