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Bosco fu oggetto di ire violente da parte dei
fogli intransigenti di opposte tendenze : la
clericalissima
Voce di Verità
, scriveva la
Gazzetta di Torino
(6 febbraio 1874), scris
se contro di lui un articolo violentissimo e
villanissimo in cui gli si dava del fariseo e
lo si minacciava se non partiva subito ».
Le trattative non di una conciliazione ma
della composizione di un particolare dissi
dio furono interrotte allora dall’intervento
improvviso di Bismark.
In parlamento, a Don Bosco, che atten
deva in una sala con alcuni parlamentari
fra i quali Francesco Crispi, il ministro Vi-
gliani comunicò : u le pratiche per le men
se vescovili sono andate a monte : Bismark
ha telegrafato in proposito, ecco il dispac
cio ... ».
Lo straniero aveva ancroa una volta vio
lentata la nostra libertà.
Procedeva, il 9 giugno, nella indicibile
apoteosi l’urna del Beato: dopo il trattato
del Laterano era il primo trionfo religioso
che si svolgeva per le nostre vie, il primo,
che per la sua grandiosità rimarrà negli anni
il solo, e godeva Torino che tanto trionfo
toccasse al suo grande apostolo della carità,
che ogni più moderna forma di bene aveva
piegato a strumento della sua santa idealità
educativa, che toccasse al suo Santo prete,
che dell’armonia della Chiesa e della Pa
tria era stato magnifico, costante assertore,
e che la lungamente sospirata conciliazione
fra Stato e Chiesa aveva precorso e con le
opere e con la preghiera preparato
Anche per questo Torino, che ama come
sua
l’opera salesiana, in questa alba di
nuove luci di rinnovamento spirituale di
schiusa dagli accordi lateranensi, in questo
nuovo brillar di speranze patrie e religiose,
venerò con caldo inusitato affetto in Don
Bosco il suo Santo.
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