

tre significati ugualmente cari : la letizia per
la conciliazione col Papato; il reverente ri
cordo per Colui che all'accordo aveva, pri
mo, rivolto le sue sapienti energie: il reve
rente ossequio da parte della nuova Italia
ricostituita dal fascismo, a quelli che furo
no gli artefici dell’unificazione a Forino rea
lizzata.
Il solenne rito di omaggio e di ricono
scenza dedicato dall'Italia fascista, per vo
lere del Duce, alla memoria del grande mi
nistro piemontese, si è svolto domenica
16 giugno con austerità, in mezzo al com
mosso vibrante consenso delle popolazio
ni. Giustamente S. E. Alfredo Rocco, Mi
nistro della Giustizia, disse che questa ce
rimonia intendeva riaffermare la continuità
ideale e storica che ricongiunge il Risorgi
mento al Fascismo, in quanto il Fascismo
è continuazione e sviluppo (non già ripe
tizione) delle conquiste e delle opere dal
Risorgimento lasciateci.
Il motivo alla cerimonia, come sopra di
ciamo, era stato offerto dal recente accordo
tra I*Italia e il Vaticano. Per l’occasione il
Governo aveva espressamente incaricato a
rappresentarlo ed erano arrivate a Torino :
le Loro Eccellenze Federzoni, Presidente
del Senato; Giuriati, Presidente della Ca
mera ; Rocco, Guardasigilli ; Giunta e il Se
gretario del P. N. F., on. Turati, nonché
i senatori Gallina e Biscaretti, il gr. uff. A l
berti e altri alti funzionari.
Verso le otto del mattino si formò un
corteo di berline-automobili, ove, insieme
coi sopraelencati rappresentanti del Gover
no, del Partito e dei due rami del Parla
mento presero posto il Prefetto grand’uff.
Maggioni, il Podestà dott. Thaon di Revel
coi due vice-Podestà prof. Broglia e dottor
Rodano, il Segretario federale avvocato
Bianchi Mina, il Segretario provinciale dei
Sindacati on. Malusardi e un numerosissi
mo stuolo di deputati, senatori, rappresen
tanti della magistratura, autorità civili, mi-