

ambienti alla riconoscenza, riuscendo per
questa sua azione efficace pioniere di una
ben attuata cristiana solidarietà di classi.
Altra causa della popolarità di Don Bo
sco è il movimento degli ex-allievi, che Don
Bosco stesso suscitò accanto alla falange dei
Cooperatori. Son milioni di uomini che nel
la vita con orgoglio si proclaman ex-allievi
non di questo o di quell’istituto, come pres
so altri Enti, ma ex-allievi di Don Bosco e
hanno come unico programma la missione
ideale di vivere il pensiero del Maestro, di
diffonderlo, di cooperare con Lui e coi suoi
figli perchè quella carità istruttiva che in se
stessi sperimentarono si intensifichi e si
estenda.
Altra ragione della santa popolarità di
Don Bosco sta nel carattere delle sue opere.
Fin dal 1867 il Presidente del Consiglio
dei ministri, Urbano Rattazzi, diceva Don
Bosco essere la più grande meraviglia del
secolo. Meraviglia non tanto per la molte
plicità e genialità di opere, per il gigante
sco loro estendersi quanto per la semplicità
dei mezzi usati e la grandiosità deglt effetti
ottenuti; meraviglia per lo spirito di gio
conda bontà e di santa opportunità e di buon
senso pratico che costituiscono i caratteri
salienti originali dell'opera.
Prete fedele e piissimo, intransigente nei
doveri e nei principii, passa attraverso le
difficoltà della rivoluzione politica e dell’a
zione unitaria riuscendo gradito, accetto al-
l’una e all'altra parte, combattuto solo dagli
zelanti senza misura. Gioberti, Rattazzi,
Cavour, Crispi, Depretris, Nicotera, Min-
ghetti, Mancini, Ricasoli, Lanza, La Mar
mora, Vigliani, Menabrea, e molti altri eb
bero con lui rapporti, e tutti da uno stato di
ostile prevenzione furono tre... « schietta
simpatia : Don Bosco, grande amatore di
anime, combatteva i principii non cattolici
ma amava, desiderandone la cristiana sal
vazione, chi tali idee nutriva.