

sa, meraviglioso pianoro, raccolto in un
maestoso anfiteatro montagnoso e che, tra
l’altro, ha il merito di fornire l’acqua a To
rino attraverso il grandioso acquedotto del
Municipio della nostra città.
Da Lanzo, posta allo sbocco delle tre val
li, non avrete che da percorrere pochi chi
lometri ed entrerete nel dolce Canavese. La
regione che ha dato i natali a Guido Goz
zano, a Massimo d ’Azeglio, a Giuseppe
Giacosa e a tanti altri uomini illustri, vi ap
parirà come un immenso verziere, dove il
verde impera sovrano. Le Valli Locana,
Soana, Chiusella sono, viste specie in au
tunno. tutto un incanto di colori dalle gra
dazioni più dolci e delicate.
1 Canavese va a morire ad Ivrea, dove si
apre la Valle d'Aosta : la più bella valle
d’Italia, come è stata giustamente definita,
ha racchiuso in sè una somma tale di bel
lezze e di ricordi storici da meritare assolu-
sbocco della Val Cenischia e dell’alta Valle
della Dora, offre numerosi tesori di bellez
ze quali la cattedrale di S. Giusto, l ’impo
nente Arco di Augusto e l’anfiteatro roma
no in via di scoprimento. Da Susa, una ca
patina per la magnifica strada napoleonica,
al Colle del Moncenisio servirà a dare
un’idea al turista del grandioso ospizio che
sorge lassù, a 2000 metri di altezza, di fron
te all’azzurra quiete del lago.
Valli di Lanzo : altri luoghi noti ai tori
nesi. che in gran parte vi trascorrono la vil
leggiatura estiva. Ognuna, anche qui pos
siede un suo aspetto caratteristico : severa
la Valle di Viù, selvaggia la Valle di Ala,
ampia e ridente la Val Grande. Pullulano
le ville e le stazioni climatiche ed ogni val
le ha, nella catena delle Alpi Graie, uno
sfondo ricco di luci e di colori. Per chi vada
fino a Balme, nella Valle di Ala, non sarà
discara una visitina fino al Pian della Mus-