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P a r a d i s o . I l \ e r s a n t e
o r i e n t a l o
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C o g n e
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I
g h i a c c i a i o
d i l l a
I r i b o l a z i o n o
tamente un cenno a parte. Gelosa custode
di storie millenarie, di guerre, di amori, di
leggende fantasiose intessute attorno ai cupi
e severi castelli che ancor oggi si elevano,
nudi e turriti, su altissimi poggi, coronata
da una imponente catena di monti che ha
nel «brigante delle A lpi", il Monte Bianco,
alto 4800 metri, la sua massima vetta, ricca
di centri climatici famosi in tutto il mondo,
la Valle d ’Aosta è veramente la valle clas
sica del turista. Questi può veramente sbiz
zarrirsi che dalla vena centrale che va dal
la città di Aosta a Courmayeur, ai piedi
del « Bianco », si staccano infinite altre ra
mificazioni, altre vallate, ognuna delle qua
li possiede, nel suo ambito, i requisiti per
riuscire all'occhio del viaggiatore, interes
sante e suggestiva quanto la grande Valle
d’Aosta : Val di Gressoney, Val Challant,
Valtournanche, Val d ’Ayes, Val di Cogne,
Valsavaranche, Val di Rhéme, Valgrisan-
che, Valpelline, Valle del Piccolo e del
Gran S. Bernardo, Val Ferret... un seguito
di bellezze sempre rinnovantesi dinanzi alle
quali non ci si può non soffermarci estatici.
Eccoci ancora ad Ivrea. Superato il gran
bastione morenico della Serra si scende
nella « Manchester d ’Italia ■>: Biella, posta
al centro di una plaga fertilissima ed indu
striosa. Da Biella si sale, in dodici chilo
metri di strada bellissima, al famoso San
tuario della Madonna di Oropa, luogo do
menicale di ritrovo delle comitive turistiche
anche torinesi. Di là, con una teleferica ar
ditissima, si può pervenire in pochi minuti,
al quieto lago del Mucrone. Il Biellese, con
le sue numerose e verdi vallette intersecan-
tisi in tutti i sensi, è ricco di itinerari turi
stici interessantissimi.
Per chi vuol vedere il Monte Rosa in
tutta la sua magnifica imponenza da Biella
vada a Borgomanero e poi imbocchi la tran-
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