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L H D IK T B U n T O R IN O E P R O V IN C IA

La recente riunione generale delle aziende indu­

striali di Torino e della Provincia, concludasi con il

rapporto tenuto per radio dal Presidente della Con­

federazione fascista degli Industriali, Ecc. Volpi di

Misurata, si presta a due importanti riliev i il pri­

mo dei quali è che i nostri industriali, già segnala­

tisi nel periodo iniziale della battaglia per l'Autar-

chia meritando l'ambito elogio del Duce per l'ampia

e convincente documentazione di risultati raccolta

nella Mostra Provinciale, sono oggi più che mai al­

l'altezza degli eventi e portano con fede e con ferma

volontà il loro contributo di lavoro per il raggiungi­

mento della vittoria; il secondo riguarda la poten­

zialità produttiva ed è suggerito oltre che dall'au-

mentato numero delle aziende anche e specialmente

dall'incremento della massa dei dipendenti aumen­

tata di un buon dieci per cento, nel corso degli u l­

timi due anni. La percentuale, già di per sè signi­

ficativa perchè rappresenta un aumento di circa

venticinquemila unità, può essere valutata appieno

soltanto se la si giudichi nella sua luce vera : e cioè

si chiarisce che mentre nel 1938 la media mensile

delle ore lavorative di ogni operaio era di 160.11.

nel 1940 la stessa media è salita ad ore 170.96.

L'adunata ha avuto luogo presso l'Un ione Fasci­

sta degli Industrali alla presenza dell'Ecc. il Pre­

fetto, del Federale e del Podestà, ricevuti dal Vice-

Presidente ing. Sartirana, dal Direttore avv. Codo-

miì

e dal Vice-Direttore avv. Bassi.

In assenza del Presidente cons. naz. Mazz ni, la

relazione è stata letta dall'ing. Sartirana ed appunto

seguendo questa chiara e documentata relazione

avremo modo di fare le confortanti constatazioni a

cui sopra abbiamo accennato.

Infatti la situazione dei quadri organizzativi del-

l'Unione nel 1940 assume maggiore rilievo qualora,

anziché prendere in esame solamente i dati del

1940, si pongano gli stessi a raffronto con quelli

analoghi del biennio precedente: 1938-1939.

Ecco il numero delle ditte organizzate dall'Unio-

ne ed il numero dei loro dipendenti:

1938:

ditte 5500

dipendenti 234.338

1939:

S71I

2*1.701

1910:

5643

.

259.(186

oltre a 82.500 propretari di fabbricati.

Un incremento dell'1,12% nel numero delle ditte

contro un incremento del 10,5% nel numero dei

dipendenti.

Nel 1940 i dipendenti si trovavano così suddi­

visi: d*rigenti 1.182 - impiegati 22.715 - operai

235.189. Il numero degli operai è aumentato da

213.807 nel 1938 a 236.785 nel 1940.

Le categorie che maggiormente hanno concorso a

tali incrementi sono particolarmente:

meccanica . . . . da 72.986 nel

1938 a 90.681 nel 1944)

cotoniera

. . . . » 17.169 »

» » 18.532 •

»

chim ica

. . . . » 6.411 »

» » 7.426 »

»

dolciaria

. . . . » 3.975 »

» » 4.532 »

»

malerie plaotiche ed aff.■ 7.1185

»

» » 8.336 »

»

Da 3.059 dipendenti nel 1938-1939 ai 6.236 nel

1940 è passato il gruppo accessori arredamento e

abbigliamento, per il fatto che nello stesso sono

compresi i fornitori m ilitari di articoli di caser­

maggio.

Ha in confronto segnato un lieve regresso la me­

tallurgo passando da 14.035 a 13.331 operai, forse

anche per una modifica nei criteri di inquadra­

mento derivanti dalla costituzione di una separata

Federazione. Infatti, come risulta dagli indici delle

medie delle ore lavorative mensilmente, la metal­

lurgia segnala un forte aumento d'attività nel 1940.

I costruttori edili dai 20.629 operai del 1938 so

passati a 23.888 nel 1939, per discendere nel 1940

a 17.847. Le ragioni delle variazioni sono evidenti.

Altro dato interessante è l'ammontare dei salari:

le cifre possono considerarsi esatte perchè control­

late con i rilievi attinti da due diverse fonti: una

il gettito dei contributi, l'a ltra i dati raccolti con

la statistica bimestrale. Ecco le cifre, che vanno

considerate tenendo conto, come già detto, che un

terzo circa della maestranza è composta da donne:

paghe operaie .

1938: L . 1.148.950.000.—

»

. . . 1940: • 1.710J99 .000 ,-

Un aumento del 49% : dato notevole se si consi­

dera che in confronto il numero degli operai è au­

mentato nel frattempo del 10% e che gli aumenti

del marzo 1939 e marzo 1940 assommano al 20-

2 5 % .

L'attività svolta dall'industria torinese è caratte­

rizzata dal numero medio di ore lavorate nel mese.

Nel 1938 il numero medio di ore lavorate mensil­

mente è stato per tutta l'industria torinese di 160.11

e di 170.96 nel 1940.

Scendendo all*esame delle principali categorie si

hanno i seguenti dati:

1938 1940

■Mnaica . . . Kf lavorai* mentili

162.64 171.44

cotoniera .

• • •

149.89 160

JS

chimica

• • •

163.52 171.65

edilizia

• • •

146.22 145.00

dolciaria . . .

• • •

151.43 167

ao

(frin ii •Immuri

• • •

174.74 167

.

0

»

visi e liqaari

• • •

1

*

1.23 153.23

»etallarf*a . .

• • •

174

.

1

$

100

M

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I mia

• • •

161

M

167.14

----

• • •

15665 106

.-

. . .

• • • IRS.

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