

rito dalla Compagnia per la tratta tiri u«*jrri. i quali
impiegati per la coltivazione ili quel cotone. ili mi
malignamente l‘ Inghilterra ora \ ieta all’K^itto la
vemlita. \eni\ano «ottopo-ti ai pili barbari tratta
menti.
Da questo ver<ro<:un«issimn traffico. provelicono le
più cospicue ricchezze Inglesi e quali azioni-ti ili
tale infame società. figuravano la He^ina ( aterina,
i Durili ili >ork e Hurliin^liani e ben »e»anla?etle
fientlenieii'. mentre numero.i na\i negriere traspor
tavano la bellezza ili 13.77."» « rapi umani » all'au-
no. e quanilo l'offerta «operava la ilomamla la
«merce umana» esuberante \eni\a harliaramente
>oppre^>a. Fu iuiliihhiamcnle in innario a tali ata-
\ ielle trailizioni che la puritana Milione protesse
il negriero Tafari. ili cui perfino tentò esumare il
caila\ere per offrirgli la corona che e««a a\e\a tolto
al *uo predecessore Teodoro nel l ‘M»K.
In Inghilterra fiorirono sempre Minili compagnie
di sfruttamento: tanto che non avendo es«a naviga
tori come Cristoforo Colombo. Marco Polo e (fio-
vanni Caboto, per incora^iare !e scoperte di quelle
terre che la filo-britannica provvidenza le serbava,
si «labili per le""e dover spettare alla corona un
quinto dell oro e dell'argento in qualsiasi modo
trovato o carpito.
Per il controllo dell'Oceano da una parte e del Me
diterraneo dell altra, con un colpo di mano e«*a
strappò alla ''paglia. Gibilterra, contro la quale o»»i
adiscono ben energicamente i velivoli italiani, onde
ridarla alla >ua legittima Patria. Dopo un'accanita
guerra con l'Olanda. sbarcati a Malacca, «li Inglesi
e«te«ero la loro orrupazioiie in tutta la penisola, per
lo sfruttamento dello stagno, di cui ebbero il pri
mato assieme a quello del ferro, della *:lii«a e del
carbone.
Specializzati com'erano nel furto delle colonie, col
pretesto di difendere Malta da Napoleone, in barba
al Borbone di Napoli e frodando il trattato d'A-
mien*. e—i -i appropriarono ilfH*ltaliani««ima i-o-
la. malgrado ne ave.«ero garantita ai Cavalieri di
San Giovanni la restituzione entro tre me«i («ria
tra.cor«i da 140 anni) escludendone la lingua e la
cultura italiana, perseguitando i patriotti e renden
dola. come proclamò D'Annunzio, non più un'iso
la. ma un infezione di cui ora l' Aia Fa»ci-ta sta
energicamente purgando il nostro Mediterraneo.
Ouanto *ia enorme il bottino terriero dei pirati In
pie»’! lo provano i loro «ette dominion*, le ventisei
colonie, i diciotto protettorati, i «ci mandati, i due
condominii. i due affitti per novantanove anni, sen-
za contare le repubbliche ironicamente chiamate
autonome. I,e antiche colonie Americane «i sottras
sero al «ecolare <*io«o dell InuhiIterra. però e«*a tut
tavia rimase -etnpre il pae«e più etnicamente «pre
giudicati». il più tipicamente ebreo, il più «lorica-
mente e «cozze-emerite ma««one ed il pili e«o«amen|e
•frullatore di tutto il mondo, Ed ora nell'anima dei
tardi ne|M»li di ^lho«in<:hlon e di Franklin, «embra
«i ri»ve»|j I i-tinto della razza rapare rhe li dominò.
tanl«» da dimenticare la -toria del pa—alo e la «ioria
S4
della loro indipendenza, la cui guerra durò ben otto
anni, scordando altresì che fu l'italiano Cristoforo
Colombo a metterli all'onore de! mollilo civile,
m
-
o
-
premlo il loro rontinente avvolto nelle tenebre ilei-
la barbarie ed apportando ivi la civiltà.
I.’lndia. la fantastica terra «Ielle caste, dell'oro o
della fame, fu una delle più ricche prede britanni
che. aeralappiata prima dalla Compagnia delle In
die. che con lento e subdolo lavoro ne succhiò il
sangue e le rirrhezze. mentre po.«ria lo Stato sop-
piantò anrlie politicamente l'impero Mongolo. Ofini
resistenza ebbe ferocissime repressioni di cui la più
raceaprirriante fu quella ilei Cipays rhe. ledati alle
bocche dei cannoni, vennero dilaniati nello spam
davanti al popolo terrificato. Ma lo spirito ili ribel
lione covò sempre, e cova ancora, nel fonili» del
l'anima Indiana, sia sotto forma attiva. !>ia sotto
quella della disobbedienza civile proclamata ila
Cantilli, sicché la vivida fiamma ilei pensiero panin
diano. ri»vceliata dalla diana bellica, del patto tri
partito. *tà per divampare, onde scuotere il piogo
e«ecrali». Anche il mi'tico poeta Tasrore. nella fo^a
irrompente ilei «noi versi armoniosi, riafferma la
santità dell‘ideale ili Patria e lo avvolge col fascino
misteri.... della sua dolce poe>ia e. mercè il richia
mo delle antiche e gloriose legende, rinnova ga
gliardamente il «offio e l'esaltazione del supremo
concetto deH'indipendenza Nazionale.
Di ipiesta indipendenza. l'Inghilterra, nel sui» ci
nico orgoglio e nel «ui» ebraici» egoismo, non volle
mai «entire l'eco, per e««a fatale, e lo provò la no-
bili-«itua Irlanda, sempre bruttata e che in o<rni
modo, per ben -ette «eeoli. «i ribellò, nè valse la
crudele carneficina dei cinque forili di Crolliceli,
nè le mille fanciulle «frappate alle famiglie e ven
dute come schiave in Giammaica. nè le confische
delle terre, nè le deportazioni in massa. Ma la te
nacia ilei popolo e l'energia ilei suo Capi», ebbero il
sopravvento, «icchè anche nell'attuale conflitti» essa,
quale Stato sovrani», proclamò solennemente l'a«so.
luta «uà neutralità. Fra i mercati favoriti, anche pel
contributo che. al pari ili quello dell'alcool. e»-a
forniva all'annientamento degli indigeni «ogjiioga-
ti. ecco quello deH'oppio che ispirò al Giusti que
sti satirici versi: « Ma che è questo scoppio — che
introna la marina? —-Nulla, è un carico d'oppio,
ila vcnder-i alla Cina. — F* una fregata insle-e
che l'annunzia al Pae-e »». — l.a Cina vietò l'u-o
della droga fatale, ma l'Inghilterra non rinunziò nè
alle vittime, nè al guadagno ed a furia di cannonate
conquistò l'isola Hong-Kong che torna in ballo nel
l'attuale conflitti», prete-e fior di milioni per danni
di guerra e coi -oliti si-temi
ì*ccu|m*
la fertile ma
•popolata Australia e l'aurifera Nuova Zelanda.
Napoleone giustamente affermò nelle -ue memorie
non e-istere un machiavellismo paragonabile alla
ferocia ed aH"egoi-mo che gli ingle«i hanno mostrato
durante gli avvenimenti da loro ste—i provocati:
e*«i «acrificarono una volta I*\u-tria per tema della
-ua invasione ed un'altra volta |»er dare mano li-
l»era in I-paglia a ^ ellington. quello di Waterloo.
-