

ilo»e però il vero vincitore fu Klucher col
mio
eser
cii » prussiano e soggiunge che fecero bombardare
l'indifesa Copenaghen «lai valoroso. ina crudelissi-
ino Nelson che fu l'impiccatore deH'ammiraglio Ca
racciolo. IVr un banale preteso, che nascondeva la
ingordigia <ii (ìominio per la terra «lei faraoni, da
e-'i paralizzata e posta al guinzaglio, per la l’ale-
«lina (iella «piale vorrebbero fare il focolaio nazio-
nale per un nuovo Regno ili Sion ila poter dominare,
eper il Mediterraneo ch'essi considerarono come un
lano ingle>e. bombardarono improvv imamente l'in
difesa Alessandria, ove ora si rifugia la llotta bri
tannica silurata dai nostri sottomarini e martellata
ilui nostri aeroplani.
Di esso che è opera del genio italiano. l'Inghilterra
osteggiò dapprima l'esecuzione, ma poi fu sollecita
a 'fruttarlo in ogni modo, acquistando fra altro il
41 per cento delle azioni della società pre soli 100
milioni, mentre \alunno oltre 71) miliardi. Poi per
petrò la recente infamia del bombardamento di Ora
no ove agli alleati di ieri (ai quali del resto sta bene)
lanciò, prima la proditoria intimazione « o arren
dersi o affondare » ancor più \ ile del classico grido
«o la borsa o la \ita» e poi le bombe micidiali.
Napoleone denunzia anche la rapina Milla flotta Da
nese che qualifica brigantesca e definisce quale azio
ne di « \ cechi pirati » perpetrata in piena pace, la
rapina di 4 fregate Spagnole cariche d oro, nonché
il prolungamento della guerra di Spagna provocato
per speculare sui bisogni e sul sangue degli Spagno
li. facendosi pagare in oro ed in onerose conce—
'ioni i loro aiuti, precisamente come \ole\a-i fare
'libito dopo la vittoria del generale Franco conse
guita col concorso delle armi dell'Asse.
Il più glorioso dei vinti c dei traditi daH‘lnghilterra
ed in odio al quale furono \ iolate perfino le più sa
ire lejijsi dell'ospitalità, scrisse nel suo testamento
«li Sant'Flena: «Io muoio precocemente, assassi
nato dall'oligarchia inglese e dal
mio
sicario ».
Oliale mediatrice in una contesa fra Russia e Tur-
«Ina l'aMuta Albione, conscia che fra i due liticanti
il terzo gode, carpi fraudolentemente l'isola di Ci
pro. il cui titolo regio spetta storicamente alla casa
«li Savoia, e la sua guerra coll'Afganistan finì col
•«dito angarici! protettorato. Fd ora eccoci alla più
••rrenda guerra ehe siasi nel mondo combattuta fi
nora e che fu provocata dall'ingordigia dell'oro e
«lei diamanti del Transwaal. I.'Inghilterra in 4 anni
kmpiegò 300.000 mercenari d'ogni peggior risma e
200.000 cavalli. mentre i \ aerosissimi Boeri non
furono mai più di 55.000 e si giunge a tal punto di
barbarie da inquinare coi bacilli del colera le fon
tane. ciò che spiega come ora le Immite britanniche
•olpiscano di preferenza ospedali, scuole, conventi
••«I altri obiettivi non militari. Fcco il testo dell'epi-
irafe incisa ad eterna infamia sul grup|Mi marmoreo
•he sorge a Hieufontain : « Que*t«» monumento na
zionale fu eretto in memoria delle 26.370 donne e
i»iml»i che soccombettero nei rampi di concentra-
rnento ed a tutte le altre donne e bimbi che nutri
rono per le ron-eguen/c della guerra IIW-1902».
Si è parlato di antica amicizia inglese a nostro ri
guardi». ma per convincersi del contrario basta pen
sare al detto ili Cavour: « La mediazione inglese è
una perfidia ». Questa cara amicizia fu da Gabriele
d*Annunzio definita una « cantafavola » ed Ezio
Maria Cray la chiamò « una oleografia appesa da
50 anni nelle nostre case ». Del resto basta leggere
le lettere della Regina Vittoria, la quale fece ogni
sforzo per impedire la campagna del 1859 proteg
gendo I' \ustria. perchè potenza non marittima.
Essa si calmò stilo quando \ide l'Italia divenire in
dipendente dalla Francia e nel convincimento che
prima o poi avrebbe reclamato Nizza e Savoia, ciò
che sperava avvenisse quandi» i Chassepots di Na
poleone III fecero le famigerate «meraviglie»
squarciando i petti dei valorosi garibaldini che, im
memori di Mentana, tre anni dopo vinsero a Di
giune.
Noi non possiamo invero lodarci dei nostri alleati
del 1855. '56. '59. del 1915-16-17-18. pensando a
Villafranca, a \ersaglia. al frodato trattato di Lon
dra. durante il quale si offriva ad altri quanto a noi
veniva contemporaneamente assegnato e mai dato,
durante l'eroica impresa di Fiume « l'olocausta »
iniziata dal poeta
.o e compiuta da Mussolini,
nonché in seno alla sepoltissima Società Ginevrina,
che era tutta britannica come la santa alleanza del
1815.
Bernard Sliavv chiama curiosa la sua razza e con
fessa che quando un inglese vuole una cosa, non lo
dice a nessuno, ma attende pazientemente come fa
il gatto con la sua preda, finché la ghermisce con la
convinzione che «ia suo dovere dominare chi la pos
siede.
Questi» strano concetto del « dovere » si immedesi
ma con quello giudaico secondo il quale l'eletto po*
polo di Israele ha non solo il diritto, ma il dovere di
esercitare il dominio sui non ebrei. Di questo prin
cipio è permeata la mentalità britannica, per cui
ogni atto acquista un vero carattere morale, il che
spiega quanto ebbe ad affermare pubblicamente il
ministro Portland: «che ogni uomo pubblico in
glese considera la guerra come un ottimo affare ed
un pessimo affare la pace ».
E questi sono pensieri di un illustre inglese che co
nosce bene i suoi polli!
L'attuale situazione politica fu vaticinata fin dal
1876 dal notissimo storico tedesco Treikscke. scri
vendo: « Nel secolo desìi stati nazionali e degli eser
citi popolari. nesMina potenza mercantile può an
cora reggersi. Verrà e dovrà venire il tempo in cui
Gibilterra sarà Spagnola. Malta Italiana ed il Me
diterraneo apparterrà a |H»poli mediterranei. Trop
pi» ricchi e pletorici, vulnerabili in cento punti nei
loro vasti e sparsissimi possedimenti, i britanni sen
tono di non poter rontrap|M»rre alle giovani foize
del secolo, altro che i mezzi di potenza proprii di
un'età «lorica ormai superata ». Orbene non si può
a meno di rimanere ammirati per l'antiveggenza e
l'esattezza di questa profezia che Ma avverandosi e
che risale a 64 anni or sono, periodo ricco di fortu