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RASSEGNA DI POLITICA ESTERA

P R E L U D I O DI P R I M A V E R A

Churchill, conducendo 1* inviato roosveltiano

Hopkins da lina città all‘altra dell'Inghilterra per*

che la vUione « ad oculos » delle distruzioni provo­

cate dai bombardieri tedeschi potesse emotivamente

incoraggiare l'aiuto americano, ha fatto molto sin­

ceramente e perciò assai involontariamente questa

dichiarazione: « lo so che noi \inceremo. sola­

mente non so ancora in quale maniera ».

Il modo nel quale l'Inghilterra \ incera la guerra

non lo !»anno di preciso nemmeno gli americani. La

Commissione degli Esteri del Senato Matunitense.

appunto per aver lumi in proposito, ha pensato in­

fatti di !»entire anche il parere del prof. Charles

Béard. fonografo della Iniversità di Columbia, il

quale, distratto bruscamente dalle meditazioni del­

le cose passate e costretto a pronunciarsi sullo svol­

gimento degli avvenimenti futuri, ha risposto i mi ­

tando il Congresso a pensare, prima di coinvolgere

ufficialmente il pae^e nel conflitto, a quei cinquanta

milioni di dintccupati che. insieme al debito pub­

blico di «e^antacinque miliardi di dollari, costitui­

ranno il guadagno dell'America paca ta che sia l'eu ­

foria del riarmo e quali che possano essere gli esiti

della guerra. Il parere del prof. Béard è. sfortuna­

tamente. -aggio. Quindi non conta.

Comunque a New York, fra tanto disparere di

pareri. I'« Istituto per l'opinione pubblica » ha sfio­

rato i cervelli r>tatunitensi con que>to quesito sti­

molante: « L'Inghilterra deve continuare a combat­

tere oppure deve cercare di ottenere una pace di

compromesso? ». Il 79 per cento delle risposte è sta­

to favorevole alla continuazione della guerra. S 'in­

tende. L'Inghilterra deve continuare a combattere

cioè deve continuare a pagare in oro e brandelli di

Impero l'aiuto americano. Il più a lungo possibile.

Anche il fratello massone Fiorello La Guardia la

pensa come questo settantanove per cento. Egli

che ama l'Italia al punto di preferire che si attri­

buisca la >copcrta dell'America allo scandinavo Eric-

son. è dell'avviso che gli aiuti cioè la spogliazione

debba continuare e ciò

m

per motivi puramente egoi­

stici ». S'intende. E per convincere che sugli Stati

l'n iti incornile veramente un grave pericolo d'inva­

sione da parte delle potenze dell" Asse, l'ebreo Fio­

rello ha fatto questa affermazione che dimo-tra -ino

a qual punto la propaganda giudeo-mas*onica po*«a

contare >ulla fantasia ingenua ed elementare del po­

polo americano: « Hitler e Mussolini hanno bisogno

di «pazio e in Europa non ce n 'è più ».

Intanto il fratello massone Roo-evelt. presidente

della « B'nai B’rith » Stato Maggiore della plutocra­

zia ebraica che ha voluto la guerra, l'ebreo Delano.

indipendentemente dazìi umori popolari e dagli in­

teressi futuri degli americani ma fedelmente agli in­

teressi passati presenti e futuri di Israele, spinge il

pae»e verso un intervento sempre più dichiarato.

Willkie. dal canto suo, ha espresso la convinzione

che gli Stati l Tniti entrerebbero in guerra, qualora

l'Inghilterra dovesse soccombere.

Puntellandosi in queste speranze, Churchill si è

mutamente rivolto ai Paesi balcanici imitandoli ad

unirsi tutti insieme « per fiancheggiare l'Inghilterra

e creare un nuovo fronte contro le Potenze del-

I Asse ».

L'invito di Churchill accompagnato dall'avverti-

mento che. a guerra finita, S. M. Britannica terrà

conto, nella di*trihuzione dei premi e dei castighi,

della ubbidienza clic le avranno dimostrato i vari

popoli, ha avuto una definitiva risposta prima dalla

Komania la quale ha preferito la rottura delle rela­

zioni diplomatiche e poi dalla Bulgaria, che si è

schierata con le Potenze del Patto Tripartito. Il

mondo danuhiano-halcanico è entrato co>ì nell'or­

dine politico dell'Ade ed è ormai, meno la Grecia,

al di fuori della Gran Bretagna e contro la Gran

Bretagna.

Ed ecco che. mentre S. M. Britannica, prendendo

fiato dal fatto del non ancora avvenuto sbarco tede­

sco e facendo leva sugli awenimenli africani, cerca

inutilmente di creare un nuovo fronte contro le Ri­

voluzioni. il Duce e il Fuhrer in due d isco li che

parlano lo >te«>o linguaggio formidabile della deci­

sione. della certezza e della solidarietà annunciano

che per l'Inghilterra e per i suoi ultimi « garantiti »

la tregua universale sta per cessare. Con la prima­

vera u r r à il bello e — dice Mussolini — « verrà in

ognuno dei quattro punti cardinali ».

L 'A

sm

*

vincerà la guerra perchè ha morale più

alto, forze bastevoli e perchè per esso « lavora

ormai, in uomini, macchine, materie prime, l’in­

tero continente europeo ».

Attraverso tutti i discorsi degli uomini del suo

Governo in cerca di simpatie, come nelle minacce

rivolte alle Nazioni che non si decidono a sacrifi­

carsi per lei e nelle stesse proclamazioni della in­

vincibilità delle sue forze navali, l'Inghilterra do­

manda sempre degli aiuti. La sua politica è una

continua carfzzevole o disperata o imperativa ri­

chiesta di M»ecorsi. L'Asce non chiede, non implora,

non affida i dentini della guerra al conforto di atlan­

tiche cuginanze. E»so ha nel pugno il Continente i

cui Stati, per interessi non «dtanto mercantili, gra-

\itano ormai verso le due parallele Rivoluzioni rhe

daranno all'Europa e al Mondo una nutna Era di

giustizia e di pace.

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