

La soluzione schematica riportata di una grande
arteria parallela al corso Regina Margherita, già
accennata dall'attuale piazza Giulio, arteria che at-
traverso via Consolata allargata si unirebbe facil
mente a corso Galileo Ferraris, darebbe anche il
modo di mettere in evidenza la linea della cinta ro
mana di nord-est che appunto seguiva questo trac
ciato.
Questa via potrebbe facilmente essere spinta fino
a
via
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Settembre da una parte e a corso Valdocco
ilall
altra, e permetterebbe di risolvere in un se-
ndo teni|M>. e perciò cV>n più calma e ponderato
trz.za. l'attraversamento del centro cittadino che
potrebbe anche seguire la linea di via Bellezia.
Nella fortunata ipotesi poi di ritrovare, durante
le demolizioni e gli scavi necessari per la sistema
zione, dei resti delle antiche mura, questi potreb
bero essere degnamente inquadrati da zone verdi
sulla grande sede stradale e formare con le parti
già sistemate una vera passeggiata archeologica nel
la zona più interessante della Torino romana.
PIAZZA EMANUELE FILIBERTO
La soluzione urbanistica della piazza Emanuele
Filiberto comporta la risoluzione di quattro pro
blemi principali :
a) la viabilità
nei due sensi principali di cor
ni Giulio Cesare (nord-sud) e di corso Regina Mar
gherita (est-ovest);
b) l'organizzazione dei mercati
che sono ora
un elemento disordinato e sparso;
c)
l'estetù-a
, dato il carattere della zona, la
presenza di monumenti nazionali e di ambienti an
tichi ben definiti, e la condizione di essere quasi
la
porta di Torino per le provenienze da Milano;
d) l'economia
che in complesso viene risolta
«lai rapporto fra la cubatura delle costruzioni e
I area affittabile.
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v i a b i l i t à
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Asse nord-sud.
- Raccolte le provenienze da Mi
lano sul corso Giulio Cesare reso a sezione costante
(con conseguente eliminazione dell'attuale strettoia
finale) esso viene proseguito nella stessa direzione
oltre il corso Regina Margherita fino a piazza della
Vittoria dove il traffico tranviario e parte di quello
automobilistico vengono smistati da una parte verso
piazza Giulio e dall'altra verso via XX Settembre,
attraversando ampi fornici aperti nei porticati rhe
circondano la piazza.
Portato tutto il traffico di transito suH'arteria
centrale, i larghi ( m. 35 di profondità) in testa ai
due grandi isolati e le vie laterali di m. 20 di se
zione vengono ad essere completamente adibiti per
il traffico locale dovuto alla presenza del mercato,
con possibilità di comodo movimento in due sensi
e di pareheggio e sosta di veicoli in carico e scarico
prfMo i mercati.
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Le pendenze che si hanno nella zona non sono
eccessive e dànno modo di sfruttare completamente
per il mercato un piano che risulta interrato sul
l'asse di corso Giulio Cesare, mentre è a piano terra
rispetto alle vie laterali.
La linea tranviaria verrebbe tolta da via Milano
in cui viene solo permesso il traffico leggero auto
mobilistico.
Ai lati della piazza Vittoria ed in comunicazione
diretta con questa vi sono degli slarghi abbastanza
ampi che ottimamente servono a parcheggio e a
smistamento del traffico locale del mercato.
I
dislivelli molto sensibili lungo l'asse di corso
Giulio Cesare sono cosi divisi in prima approssi
mazione suscettibile di miglioramento:
piazza della Vittoria: lunghezza circa m. 90,
pendenza 2,22% ;
rampe d'unione fra le due piasse: lunghezza
circa m. 60, pendenza 2.92% circa;
piassa Emanuele Filiberto: rimane quasi pia
neggiante (pendensa del
0,3%
circa) e così pure i
portici che la circondano; il dislivello fra le dae
piasse è superato «otto i portici eoa due scalinate;