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mentre nei mercati ogni isola è di un diverso pro­

prietario. Ma lo schema di circolazione. l'ordine,

la

disciplina che si trovano attualmente nei Ma­

gazzini possono benissimo e con grande vantaggio

••"ere adottati anche nei mercati. Aria condizio­

nata e riscaldata d 'in \erno , rinfrescata d'estate, dà

un ambiente ottimo. senza odori molesti, senza cor­

renti d'aria violente.

Il

fatto di usare ambienti chiusi e coperti porta

anche l ’inestimabile vantaggio di togliere ogni noia

agli appartamenti situati ai piani superiori: sono

•‘ompletamente eliminati gli odori e i rumori ron

•‘ontributo all'igiene ed alla signorilità della zona.

L'area dei mercati progettati è di circa mq. 26

mila contro i 15 mila attualmente occupati. Essi

'ono cosi divisi :

— venditori ambulanti: possono trovar posto

nei grandi isolati a nord della piazza con un'area

ilisponihile di mq. I9.IMM) circa contro i mq. 9.500

attuali ;

— poeteggi fissi: trovano posto negli indati a

•ud della piazza con un'area disponibile di tnq.

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contro i mq. 5.64)0 attualmente <»ccupati.

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la piazza Emanuele Filiberto è la caratteristica

piazza a due a**i di •immetria ortogonali tanto co­

mune nella nostra antica urbanistica. Non è la

piazza ad asse unico come potrebbero essere piazza

San Carlo o Piazza Vittorio Veneto o la stessa piaz­

za della Vittoria Juvarriana.

Ma l'intersezione dei due assi in questo caso av­

viene sopra piani di diversa inclinazione, perciò

non è possibile una soluzione simmetrica senza ren­

dere pianeggiante una zona intorno all'intersezione

dei due assi.

La rampa di unione delle due piazze ha una pen­

denza sull'asse uguale al tratto di corso Giulio Ce­

sare (cioè 2 .92% ) mentre lateralmente, verso i lati

dell'ottagono, l'inclinazione sarebbe maggiore e

solo pedonale, risolta a gradoni, e offrirebbe una

soluzione architettonica molto sfruttata nelle città

non pianeggianti.

Però essa consena sempre quella caratteristica

della piazza a due assi principali per il fatto di

dover mantenere grandi fdi imbocchi dei corsi ( per

ragioni varie) e una delle appendici primitive, piaz­

za della Vittoria | per ragioni di monumentatila).

Raccolto l'inizio juvarriano e racchiuso in una

piazza ad awe unico (tipo piaxza San Carlo), esso

viene proseguito ron un'architettura seria ed uni­

forme che scgoe le caratteristiche precipue dd l’ar-

chitettura torinese, rosi ben conosciuta ed ideati­

ficabile.