

vitali doveva perciò avere gli stessi caratteri storici
di quella intrapresa dall'Italia e dalla Germania.
Isotta che si esprime nella volontà di questi tre
grandi Popoli di realizzare un adeguato spazio vi
tale in quelle parti rispettive del mondo in cui
Razza, Civiltà, Economia e Forza Militare li hanno
collocati come primi.
L 'attuazione di questo disegno di Libertà e di
Imperialità ha legato le tre Potenze proletarie in
un Patto di solidarietà che è destinato a mutare il
corso della civilizzazione e lo « status » politico dei
Continenti.
La Rivoluzione dell'« ordine nuovo » è in marcia.
La recente visita a Berlino e a Roma del Ministro
giapponese degli Esteri Matsuoka. è stata una r i
prova della solidità del Tripartito che rappresenta
la più grande alleanza politica della storia in quanto
investe il problema di un riassetto mondiale in nome
di un principio costruttivo ugualmente valido per
l'O riente e per l'Occidente.
Il
Patto, che risponde
alle esigenze generali dell'Asse, elemento d 'o rd ine
nello spazio europeo, e del Giappone, elemento di
ordine nello spazio asiatico, è una scelta impegna
tiva e permanente di cui l'obiettivo prossimo è il
conseguimento della sicurezza politica contro l'ege
monia imperialistica anglosassone. La d ire tta presa
di contatto del Ministro giapponese con i Condot
tieri dell'Asse, ha permesso ai firmatari originari
del Patto di esaminare i problemi posti dalle osti
lità in corso e di concretare, mediante uno scam
bio di vedute sulla situazione complessiva, l'a tteg
giamento dei tre Stati verso le grandi Potenze an
cora estranee al conflitto.
Nel lasciare Roma, il barone Matsuoka ha dichia
rato che il futuro vedrà sorgere da questa collabo-
razione una nuova Era di pace fondata sulla giu
stizia.
Il
viaggio di ritorno del barone Matsuoka ha
avuto una sorta a Mosca che
è
subito sembrata un
po' troppo lunga alla preoccupata attenzione degli
anglosassoni. La propaganda britannica, non tro
vando di meglio che battere il vecchio tasto della
( tradizionale » ostilità nippo-russa, ha creduto di
poter interpretare la cordiale accoglienza al rappre
sentante del Governo di Tokio come un ano di nor
male cortesia diplomatica. La convinzione della ir
riducibilità degli interessi russo-giapponesi
è
sem
pre stato motivo di consolazione... asiatica per gli
inglesi che ricordano di essere riusciti, quaranta
anni fa, a scatenare una guerra fra quei due Paesi
che sembrano troppo vieini per non
urtarsi
nella
loro espansione. La politica sovietica in Cina, in
aperto contrasto con la penetrazione
nipponica,
concorda invece con la politica anfU-aacricana (B
aiuto a Ciang*kai-scek. Una netta dmsiaat M e ri
spettive zone di ia la rw fra In a ia e Giappone
è
senza dubbio difficile per la complessità dei pro
blemi che es6a trae con sè. Tuttavia, il 13 aprile,
gli anglosassoni sono stati costretti a registrare un
avvenimento impreveduto e dolorosissimo: la sti
pulazione di un Patto di neutralità nippo-sovietico
il quale, insieme alla dichiarazione che lo accom
pagna, chiude un periodo quasi decennale di ten
sione fra i due Stati, realizzando le condizioni p re
liminari di una sistemazione generale delle que
stioni controverse. Con questo Patto i due Governi,
impegnandosi a rispettare l'in tegrità territoriale del
Manciù-kuo e della Repubblica Popolare Mongola,
hanno eliminato una delle più gravi ragioni di con
trasto fra di loro. Non sarà quindi difficile risolvere
nello spirito del Patto anche le questioni della pe
sca, delle concessioni nipponiche di Sakkalin e dei
rapporti commerciali.
Il
Patto non ha invece posto
le basi per una delimitazione delle rispettive zone
di influenza nei territori che un tempo facevano
parte d d l'Im p e ro cinese, ma la migliorata atmo
sfera politica promette anche in questo senso una
fu tu ra posif:
-balistica composizione degli inte
ressi.
Il
Patto di neutralità nippo-russo, liberando il
Giappone dal pericolo di una minaccia continentale
alle spalle, gli consente di puntare più decisamente
verso il Sud, irradiando verso i mari le sue forze.
Come reazione a questa aumentata possibilità di
proiezione verso il Sud, gli anglosassoni, dopo le
consuete retoriche minimizzazioni della realtà,
hanno decretato una intensificazione delle misure
dirette a bloccare l'iniziativa nipponica. Il Presi
dente degli Stati Uniti si
è
affrettato a dichiarare
che « non si
è
verificato nessun fatto nuovo che
possa cambiare la politica americana di aiuto a tutti
gli Stati che sono stati vittima di una aggressione a
e, per quanto riguarda la Cina, ha annunciato che
verranno preparati con la massima urgenza elenchi
del materiale bellico necessario al suo fabbisogno.
Dal canto suo, 0 Governo di Ciang-kai-seek ha di*
chiarato di non riconoscere l'accordo nippo-russo
per ciò che riguarda la Mongolia e il Manciù-kuo.
Per contenere la accresciuta libertà di azione del
l'impero del Sol Levante, Stati Uniti, Gran Breta
gna, Cina, India, Australia e Indie Olandesi pare
abbiano concluso un trattato militare e navale e
deciso di mettere in comune le loro risorte indu
striali e militari al fine di mantenere inalterato le
a
statu quo
a
nell'Asia Orientale e proteggere le
vie
marittime di comunicazione colleganti il Sud
Afri
ca, l'impero Indiano, le Indie Olandesi, l'Austra
lia e
Nuova
Zelanda, Singapore,
Hong-Kong
e
Ma
nilla con
gli
Stati Uniti.
Ma per una eficaee ariane aero-navale contro il
Giappone, anche a partire dalle bnsi più p n i a a i,
c'è troppa strada da fare.