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Ufficio Municipale dei Lavori Pubblici,
Carta Topografica del Territorio di
Torino con l’Indicazione dei Piani Regolatori e degli Ampliamenti
[…], 1900.
ASCT,
Tipi e disegni
, 64.6.1.
Il nucleo compatto del borgo è perfettamente leggibile, assieme
con un evidente processo di ridefinizione delle assialità portanti
determinato da fenomeni di rilevante riordino delle infrastrutture,
in particolare la realizzazione del ponte Mosca a scavalco del corso
della Dora, con la determinazione di una via di notevole larghezza
(
via Ponte Mosca
, oggi primo tratto di corso Giulio Cesare) a
collegare la piazza della Repubblica (all’epoca
piazza Emanuele
Filiberto
) con il torrente e poi a superarlo. La nuova ferrovia di
Lanzo (proposta già nel 1853 e compiuta nel 1868) giunge con la
sua stazione di testa in prossimità del ponte stesso, confermando
il ruolo di snodo viario di questo borgo. La
piazza Borgo Dora
a
sua volta, legata alla costruzione dell’arsenale militare (Castellazzi,
1867), che sostituiva la precedente polveriera (esplosa il 26
aprile 1852), in un comparto attraversato dal corso del
canale dei
Molassi
, ridefinisce l’affaccio verso la Dora, mentre la
Piccola Casa
della Divina Provvidenza
(Istituto Cottolengo, qui trasferito nel
1831) si inserisce come un comparto di grandissime dimensioni
lungo la via San Pietro in Vincoli (di cui segue l’andamento sinuoso)
ed entro il profilo definito dal corso (oggi in gran parte coperto)
del canale dei Molassi. Il piano del 1868 di Pecco prevede nell’area
una razionalizzazione viaria ampia con l’apertura di alcuni tratti
di strade (via Mameli, via Cagliero e una mai realizzata obliqua
al cimitero, poi le vie La Salle e Priocca). La vocazione produttiva
appare conservata solo nel settore più periferico, laddove
l’omonimo canale converge verso la Dora.
Comune di Torino,
Piano Topografico del Territorio ripartito in Frazioni e
Sezioni di Censimento
, 1911. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.17.
L’area del borgo, appartenente alla
Frazione A
, ossia quella cen-
trale contenuta entro il perimetro della prima cinta daziaria, è
contrassegnata dal corso Regina, trapassante la piazza
Emanuele
Filiberto
, dal nuovo
C.soPonte Mosca
(peraltro indicato solo oltre
l’attraversamento del corso d’acqua) e dal tracciato della Dora,
contenuta dalle opere di rettifica, a formare
via Lungo Dora
e
corso Savona
(oggi Lungodora Agrigento e Lungodora Savona).
Con tratto semplicissimo è indicata la
Ferrovia di Lanzo
che si at-
testa proprio all’imbocco del ponte Mosca.
Il censimento rileva anche come gli insediamenti produttivi siano
ormai localizzati in ampi comparti non solo nel borgo Dora (stori-
camente loro luogo di insediamento), ma anche in altri settori ur-
bani, a Vanchiglia, e nella nuova borgata (detta borgo) San Paolo,
ma senza che la vocazione del borgo Dora sia negata.