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CITTÀ DI TORINO,

Carta Tecnica Comunale

, Quadranti n. 155 16 1, 155 16 2, 156 13 3 e 156 13 4, tavv. n. 21, 25, 22 e 26 (riprodotta in scala 1:25000).

PERIMETRO

Corso Sebastopoli, attraversamento della linea ferroviaria Torino-Genova, corso Spezia, piazza Polonia, viale Paolo Thaon di Revel,

piazzale Fratelli Ceirano, fiume Po, torrente Sangone, confine comunale di Moncalieri, piazza Bengasi, via Torrazza Piemonte, via

Tommaso Villa, via Onorato Vigliani, piazzale Caio Mario, corso Unione Sovietica.

FORMAZIONE

ORIGINE E SVILUPPO

Il borgo appartiene al tipo dei luoghi borghigiani esterni alla cerchia della fortificazione, e poi alla prima cinta daziaria, che in epoca

contemporanea sono stati interessati da una sorta di trasformazione strutturale, nel senso che il primitivo nucleo di centralità ha

subito uno spostamento ed è stato sostituito da un nuovo complesso insediativo: nel caso specifico, gli estesi fabbricati industriali

della Fiat hanno svolto un grande e alternativo ruolo morfogenetico. Dapprima, gli elementi primari relativi al borgo hanno coinciso

con le cascine sparse nel territorio: la cascina Lingotto ha dato luogo al nome e all’assetto del nucleo borghigiano, lungo l’attuale via

Passo Buole; altre cascine importanti sono state la Ciattigliera, la Generala, il Robilant. Nel corso dell’Ottocento, in ambito territoriale si

sono insediate alcune industrie; nel secondo decennio del Novecento, la localizzazione lungo la via Nizza dello stabilimento industriale

denominato Fiat Lingotto ha spostato il nucleo di centralità del borgo e ha innescato la lottizzazione della prospiciente area di Millefonti.

Nel primo Novecento, la consistenza del borgo risulta ancora relativa, fondamentalmente, all’attuale via Passo Buole, con una

distinzione tra

Centro

e

Case sparse

; poi, successivi schemi di pianificazione tracciano un reticolo viario a grandi maglie, all’interno

delle quali ulteriori lottizzazioni danno luogo a vie private. L’attuale limite di corso Spezia pare considerarsi come un possibile confine:

l’accostamento del borgo Lingotto alla borgata Molinette avviene in modo inestricabile a causa di una rete viaria che è stata prodotta

dal piano regolatore del 1908 e dalle sue varianti. In una

Guida di Torino

, edita da Paravia negli anni venti del Novecento, compaiono

ancora, tangenti a corso Spezia e al prolungamento di corso Sebastopoli, le piccole borgate Pulcheria e Orti Nuovi, che possono

considerarsi alla stregua di propaggini del Lingotto, legate a cascine e a nuclei produttivi agricoli.

SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI

Nell’individuazione di

Beni architettonici ambientali

(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,

entro il perimetro del borgo veniva individuato l’ambito Millefonti, delimitato da via Nizza, corso Spezia, vie Garessio, Spotorno,

Lavagna, segnalato come «di interesse ambientale e documentario».